Il derby si avvicina, i sindaci di Ascoli e San Benedetto: «I tifosi siano responsabili»

I sindaci di Ascoli e San Benedetto, Marco Fioravanti e Antonio Spazzafumo

di Giuseppe Di Marco

Tutto pronto per l’attesissimo derby fra Ascoli e Sambenedettese: l’evento calcistico, atteso da quasi quattro decadi, si terrà nel pomeriggio di domenica 26 ottobre allo stadio “Del Duca” del capoluogo. Va da sé che il Piceno sia in fibrillazione: a cercare di dirigere i sentimenti lontano da tensioni indesiderate sono i sindaci delle due città, che invitano le comunità di supporters a non andare oltre e vivere l’evento nel migliore dei modi.

«Domenica torna un derby che mancava da ben trentanove anni – dice Marco Fioravanti – Un momento molto atteso, in cui campo e pallone dovranno essere gli unici protagonisti. L’auspicio è quello che tutti vivano la giornata con orgoglio e passione, ma senza far sfociare la sfida in vicende extracalcistiche: invito tutti a mostrare massima responsabilità e maturità, per evitare che – magari per colpa di pochi – si vada a rovinare una sfida che attendono generazioni di tifosi. Sono certo che, in un Del Duca gremito di bianconero, assisteremo in campo a una bella partita, intensa e combattuta, in cui ciascuna delle due squadre darà il massimo per conquistare i tre punti».

«Di certo – commenta Antonio Spazzafumo – non è bello vietare di andare a vedere la partita allo stadio per tifare la propria squadra: il derby, d’altronde, non è un semplice match calcistico, ma un insieme di emozioni irripetibili che scaldano i cuori di una comunità. E infatti pensavo che Prefettura e Questura l’avrebbero permesso, ma poi hanno optato per una serie di restrizioni e ovviamente avranno avuto le loro ragioni: sono passati tanti anni e le aspettative rispetto a questo evento sono altissime. Però, appunto, devono rimanere aspettative legate al calcio: questi appuntamenti vanno vissuti con senso di sportività, lasciando da parte un astio che crea solo danni».

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