
Ascoli-Sambenedettese 1-0, il gol di Milanese. Foto: Pierluigi Giorgi
di Andrea Pietrzela
Euforia post derby. Tutti i tifosi dell’Ascoli hanno ancora negli occhi il gol che ha deciso la sfida con la Sambenedettese, il tocco sotto di Milanese che al 40esimo del primo tempo ha realizzato l’1-0 finale. Nel day after, infatti, rimbalza ovunque tra i tifosi sui social il video del gol decisivo, postato di nuovo anche dall’account dell’Ascoli Calcio: “17 tocchi e palla in rete”.
«Aiutare! Andiamo eh, a queste cose pensiamo», predicava in campo capitan Curado, durante il riscaldamento. Detto fatto. “Aiutare” è la parola chiave, giocare per il compagno. La parola che forse più di tutte potrebbe riassumere l’azione che è valsa la vittoria del derby.
La manovra decisiva dell’Ascoli parte da un calcio di punizione a favore nella propria metà campo, tra area di rigore e riga laterale sinistra. Sul pallone Rizzo, pronto a far ripartire il gioco. Nessun compagno vicino però è libero: il pressing della Samb è altissimo, Damiani è seguito a uomo e pure Vitale è marcato, da Eusepi (foto).

Fonte foto: screen dal video dell’Ascoli Calcio 1898 FC SpA
Qui scatta il primo meccanismo tomeiano: Damiani si allontana dal pallone e si alza, non da solo ma in contemporanea con Cozzoli, per portare via due uomini della Samb. Allo stesso tempo va incontro Rizzo Pinna per ricevere. Konate si ritrova solo tra i due centrocampisti bianconeri (Eusepi è lontano, su Vitale): deve fare una scelta.
L’esterno della Samb segue quindi Rizzo Pinna ma lascia Damiani, che a quel punto, seppur non con molto spazio intorno a sé, riesce a ricevere e giocare il pallone. Il movimento senza palla dei bianconeri ha funzionato, l’azione parte dal basso.

3 vs 1
Damiani e Rizzo, a quel punto, hanno vita più facile: con un gioco ormai rodato di continui scambi corti, al quale si aggiunge anche Milanese, i bianconeri creano un 3 contro 1 isolando Konate. Lo scopo? Attirare la pressione rossoblù (foto).
Al fraseggio partecipa anche Vitale – «È lui il nostro primo play», diceva Tomei in conferenza – che, ora libero da Eusepi, può avanzare palla al piede e permettere alla squadra di risistemarsi. Quando la sfera arriva al portiere, Tomei prima indica la corsa a Rizzo Pinna per andare a occupare – intasare – la zona centrale di campo, poi alza entrambe le braccia come a dire “ok, stop, ci siamo, ora possiamo andare con calma” (foto): Curado e Rizzo – destra e sinistra – sono liberi. Il Picchio può iniziare ad impostare dopo essersi liberato dalla prima pressione.

I tre centrocampisti salgono senza palla e portano via il pressing, intanto Vitale torna a sinistra e dialoga ancora con Rizzo. L’Ascoli ha risolto il rebus: dall’angolino di sinistra dove erano chiusi, grazie ai movimenti senza palla e alla costruzione dal basso, i bianconeri ora possono impostare in totale serenità a ridosso del centrocampo.

4 vs 1
Dove si ripete una situazione analoga a poco prima: Milanese e D’Uffizi si abbassano in contemporanea per andare a isolare – di nuovo – Konate e creare un 4 contro 1, sempre con Rizzo e Damiani (foto).
“Aiutare”, giocare per il compagno. L’Ascoli imposta sempre in superiorità numerica. E, stavolta, con una linea a quattro “insolita”. A sinistra c’è infatti Rizzo, con Curado al centro e Alagna a destra. L’altro centrale è Damiani, il play, più basso sin dall’inizio – suo il primissimo movimento dell’azione – per poter dialogare con i compagni. E Cozzoli? Il terzino sinistro – 21 anni, grande esordio stagionale – si trova in attacco, sulla stessa linea di D’Uffizi e Rizzo Pinna, creando un grattacapo in più alla difesa rossoblù. Intanto in mezzo diventa sempre più netto lo spazio a disposizione di Rizzo Pinna (foto).

In poche parole: Cozzoli sale, Rizzo si allarga, Damiani si abbassa. E l’Ascoli guadagna campo, per di più senza correre rischi. A questo punto è Milanese, l’autore del gol, colui che dà il via allo strappo decisivo: il 62 si abbassa non tanto per ricevere palla e scaricarla ancora su Rizzo, quanto per fare da esca per Candellori, mandarlo fuori posizione e attaccare in verticale. È proprio il centrocampista rossoblù, “attirato” da Milanese, a creare il buco dove si infila Rizzo Pinna, che trova lo spazio per ricevere.

Quando Damiani calcia la palla verso Rizzo Pinna rompendo le linee, Dalmazzi, difensore centrale della Samb, capisce subito tutto: sta già correndo verso il centrocampista ex Cosenza. Ma il giocatore dell’Ascoli è abile a eluderlo con un solo tocco di palla. È qui che la retroguardia della Samb, scoperta, salta definitivamente: la coppia di centrali rossoblù è “spezzata”, Pezzola si ritrova a dover fronteggiare, da solo e da ultimo uomo, un 2 contro 1 con Gori e Milanese, che prima aveva portato fuori posizione Candellori – liberando Rizzo Pinna – e ora corre nello spazio.

2 vs 1
Chiaramente la pulizia tecnica e il tempismo dei bianconeri fanno la differenza, con Gori che di tacco spiana la strada al compagno e con Milanese che col pallonetto – tre tocchi in tutto – si assicura di tagliare fuori il portiere Orsini dall’equazione.
Dopo i festeggiamenti post gol, uno degli ultimi ad abbracciare ancora Milanese è Rizzo, fino a quel momento forse il più incerto tra i bianconeri, anche lui però fondamentale nella manovra decisiva.
Da quando inizia l’azione, l’Ascoli fa 17 tocchi e la Sambenedettese corre a vuoto per raccogliere il pallone solo in fondo al sacco. Gol da manuale del calcio per la squadra di Tomei, a fine partita portato giustamente in trionfo dai giocatori sotto la curva: il lavoro dell’allenatore sta pagando eccome, e i calciatori, dal campo, sono i primi a rendersene conto.
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