Il Piceno piange Mattia, folla commossa ai funerali del giovane calciatore: «Anima pura e bella come una farfalla» (Video e foto)

CASTIGNANO - Lo straziante addio al giovane di 17 anni tragicamente scomparso sabato scorso in un incidente stradale. Ai piedi dell’altare, la bara circondata dai simboli delle sue passioni: una maglia dell’Ascoli Calcio, la sciarpa della Polisportiva Castignano e la sua divisa da calcio a 5. Don Catani: «Domenica mattina, mentre dicevo messa, ti cercavo in uno di quegli ultimi banchi dove ti mettevi sempre, purtroppo non ti ho trovato e mai più ti troverò». La lettere della famiglia e degli amici
...
I funerali di Mattia

 

foto e video di Fabrizio Ottavi

 

Una comunità intera si è stretta attorno alla famiglia Martoni per l’ultimo saluto a Mattia, il giovane di 17 anni tragicamente scomparso sabato scorso in un incidente stradale. I funerali si sono svolti questa mattina, mercoledì 28 ottobre, nella chiesa di Sant’Egidio, gremita già dalle 9 nonostante il rito fosse previsto per le 10,30.

La bara di Mattia

 

Ai piedi dell’altare, la bara in noce chiaro era circondata dai simboli delle passioni di Mattia: una maglia dell’Ascoli Calcio, la sciarpa della Polisportiva Castignano e la sua divisa da calcio a 5, indossata appena il giorno prima della tragedia, quando aveva segnato un gol nella sua prima partita ufficiale.

 

Al primo banco la famiglia: papà Giuseppe, mamma Daniela, la sorella Alessia e il fratello Cristian. Attorno a loro, tutta Castignano, unita nel dolore. Presenti anche i sindaci Fabio Polini (Castignano), Giovanni Borraccini (Rotella) e Marco Fioravanti (Ascoli), che ha voluto salutare personalmente i familiari. Al loro fianco, la professoressa Rosanna Moretti, dirigente dell’Istituto “Ulpiani”, dove Mattia frequentava il quinto anno. Una cappella è stata riservata agli amici del paese e ai compagni di scuola, che hanno partecipato con profonda commozione. Per permettere a tutti di seguire la cerimonia, sono stati installati altoparlanti all’esterno e in sacrestia.

La celebrazione è stata presieduta da don Vincenzo Catani, parroco di Castignano, insieme a don Emidio, don Luca, don Tiziano, don Vittorio e Padre Roberto. L’omelia di don Vincenzo ha toccato il cuore dei presenti: «Nessuno di noi avrebbe voluto essere qui oggi. In questi giorni mi sono chiesto: perché? Davanti a questi dolori i nostri “perché” sono difficili da spiegare. Mattia aveva tanta fede, era sempre presente alla messa, aveva tante passioni: per l’agricoltura, per gli attrezzi, per il calcio. Un esempio di impegno, serenità, maturità, dobbiamo farne tesoro». Poi, il saluto più straziante: «Caro Mattia, devo confidarti una cosa: domenica mattina, mentre dicevo messa, ti cercavo in uno di quegli ultimi banchi dove ti mettevi sempre, ho cercato, cercato, purtroppo non ti ho trovato e mai più ti troverò. Fra poco, durante la messa, pregheremo con il Padre Nostro. Sarà difficilissimo dire quella terza invocazione: “Sia fatta la tua volontà”… speriamo di riuscire a dirlo.»

Prima della benedizione finale, ha preso la parola il sindaco Polini: «È un momento di terribile dolore e sbandamento per tutta la comunità. Oggi perdiamo la bellezza di un ragazzo come pochi, la generosità di un amico, un figlio della nostra comunità. Affidiamo il nostro dolore alla certezza dell’abbraccio di Dio». 

 

Poi il sindaco di Rotella, paese d’origine della madre Daniela e dei nonni materni: «Il dolore che si prova oggi non è solo quello di un sindaco, ma di un amico, di un padre, di un uomo… chi ha conosciuto Mattia sa bene della sua allegria, del suo sorriso. Resterai nei ricordi e nel cuore di tutti noi. Ciao Mattia, non ti dimenticheremo».

 

Anche gli amici del paese e della parrocchia hanno voluto lasciare un messaggio: «Vorremmo dirti tante cose. Sei stato per tutti noi un modello di bontà, educazione, generosità e serenità. Non dimenticheremo le tue passioni per gli attrezzi, per le moto, per lo sport. Venerdì sera avevi giocato, vinto e segnato un gol, eri tornato a casa con un sorriso incredibile. Adesso che sei davanti a Dio, ti preghiamo di ricordarti di noi amici». 

 

Un lungo applauso ha accompagnato le parole, tra le lacrime dei tanti giovani presenti. Anche i compagni della classe quinta dell’agraria hanno voluto salutare Mattia: «Vogliamo ricordarti come lo splendido ragazzo che sei sempre stato, ne abbiamo vissute tante insieme. Grazie per averci insegnato a non dare nulla per scontato». La preside ha portato le condoglianze di tutto il personale scolastico e del consiglio regionale scolastico.

 

Infine, don Vincenzo ha letto una lettera scritta dai genitori: «Mai avremmo pensato di scrivere una lettera proprio a te, anima pura e bella come una farfalla, troppo raro e diverso per questo mondo: umile, genuino, gentile, educato. Hai portato con te sempre i valori della nostra famiglia, il più piccolo, affettuoso e caotico di casa. Sapevi sempre perdonare e amare, te ne sei andato portando con te i tuoi progetti. Non preoccuparti però, qui c’è il tuo bro’, penserà lui alle tue passioni, si realizzeranno tutti i tuoi sogni, sarai sempre a casa nostra, nei nostri gesti, nelle nostre parole, nelle nostre giornate. Noi saremo sempre noi cinque, uniti nella vita. Un bacio grande Mattia e vola più in alto che puoi».

 

All’uscita, sul sagrato, centinaia persone hanno atteso il feretro. Un lungo applauso e il volo di palloncini bianchi e azzurri hanno salutato per l’ultima volta Mattia Martoni, il ragazzo dal cuore d’oro.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X