Pagelle Ascoli: Ndoj e Menna in affanno, Palazzino e Bando reggono l’urto

SERIE C - Approccio alla gara da dimenticare per i bianconeri, nella seconda parte di gara riemergono idee e carattere. Male alcuni dei più esperti, Rizzo conferma le buone impressioni. Chakir dà vivacità, ma pesa l'errore davanti al portiere
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di Salvatore Mastropietro

 

BAROSI 6 – Il portiere arrivato nel giugno 2023 torna a giocare una gara ufficiale in bianconero a quasi due anni di distanza. Incolpevole sui gol, per il resto non compie interventi degni di nota

ZAGARI 5,5 – Impatto shock per il laterale della Primavera, che stende ingenuamente Battista con un fallo da rigore che indirizza subito la gara. Mezzo voto in più per il coraggio e la lucidità con cui, nonostante la giovanissima età, resta mentalmente nel match fino alla fine

MENNA 4,5 – Tante letture sbagliate e poco apporto in fase di costruzione per il centrale ex Campobasso, probabilmente penalizzato dal fatto di non aver disputato in stagione spezzoni significativi. Nel finale rimedia un’ingenua seconda ammonizione dopo aver provato inutilmente l’anticipo su Eusepi al limite della propria area

RIZZO 6,5 – Qualche indecisione quando viene attaccato alle spalle, ma per il resto regge bene i duelli ed è il più coraggioso in fase di manovra nella retroguardia bianconera. Coraggio che si vede anche in occasione del gol del 2-1

COZZOLI 5 – Mentre nel derby di campionato se l’era cavata, stavolta perde il duello con Konaté, che lo sorprende in più di un’occasione, compresa l’azione del gol del raddoppio

dal 29’st ALAGNA 6 – Entra con diligenza, penalizzato dal fatto di essere schierato sul piede debole

BANDO 6 – Buona personalità e sprazzi di qualità per il gioiellino classe 2006, che conferma che in questa rosa può starci anche se scivolato indietro nelle gerarchie rispetto alla passata stagione

CORRADINI 5,5 – Male nel primo tempo, quando non fa schermo e non offre supporto in fase di costruzione. Decisamente meglio nella ripresa, soprattutto quando inizia ad occupare una zona più avanzata sul centro-destra

dal 29’st MILANESE 6 – Prova a farsi vedere tra le linee. Chiude il match da terzino dopo l’espulsione di Menna

PALAZZINO 6 – Nel primo tempo è uno dei pochi a provarci con un paio di buoni spunti sulla fascia destra, nel vivo della manovra anche nella ripresa. Diligente anche in fase difensiva, quando cerca di dare manforte a Zagari per tenere a bada un vivace Battista

dal 29’st SILIPO 5,5 – Di fronte a un avversario in difficoltà fisica come Tosi, si intestardisce un po’ troppo non riuscendo a pungere con il dribbling

NDOJ 5 – Sebbene sia, dopo Corazza, il giocatore con più vissuto calcistico nell’undici schierato da Tomei, commette numerosi errori dettati da poca attenzione e superficialità. Meglio nella ripresa, quando con qualche tocco di qualità dà contributo alla manovra: soltanto sprazzi, però, che non possono restare tali per un centrocampista di classe che può e deve fare la differenza

OVISZACH 6 – Anche lui cresce alla distanza dopo un primo tempo quasi totalmente negativo. Dai suoi piedi nasce il cross per la rete di Rizzo. E’ sempre lui, inoltre, a ispirare per Chakir nella ghiottissima chance fallita per il potenziale 2-2

dal 29’st D’UFFIZI 6 – Un paio di dribbling, ma per il resto, complice il fatto che la squadra rimane in dieci poco dopo il suo ingresso, non ha occasioni per sfruttare le sue qualità

CORAZZA 5 – Il centravanti bianconero, sceso in campo con la fascia da capitano, non tocca praticamente palla e non riesce ad abbassarsi per dare un contributo alla manovra. Per un finalizzatore come lui, pesa sicuramente l’atteggiamento generale della squadra che non lo supporta

dal 1’st CHAKIR 5,5 – Meriterebbe senz’altro la sufficienza per la svolta che riesce a imprimere all’attacco bianconero con i suoi movimenti, come ammesso anche dal capitano avversario di giornata Candellori. Grida vendetta, tuttavia, la grande occasione fallita a tu per tu con Cultraro

AGOSTINONE (TOMEI SQUALIFICATO) 5,5 – Quando si approccia male ad una gara come fatto al “Riviera”, qualche responsabilità il manico inevitabilmente ce l’ha. Con una sfida importante come quella di Ravenna alle porte, tuttavia, ci può anche stare. Alla distanza le idee dell’Ascoli tornano a farsi vedere, complice qualche aggiustamento tattico come l’avanzamento di Corradini e lo schieramento di Bando in una posizione da “play” a lui forse più congeniale


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