Derby tra Ascoli e Samb, dai coltelli e tirapugni alle minacce via social: eccezionale dispiegamento di forze per garantire l’ordine pubblico

DOPPIA sfida ad alta tensione dopo quarant’anni. La Questura mobilita oltre 400 agenti, elicotteri, droni e reparti speciali per prevenire scontri e disordini
...

 

La Questura di Ascoli

 

«Gli incontri di calcio Ascoli-Samb del 26 ottobre e Samb-Ascoli del 29 ottobre sono stati particolarmente impegnativi per la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica», si legge in una nota della Questura di Ascoli.

Si è trattato di eventi eccezionali, di manifestazioni che si vedono raramente e di solito nelle grandi città. Derby pieni di aspettative che non si giocavano da quasi quarant’anni.

Notevoli sono stati gli sforzi della Questura, innanzitutto per la gestione dell’ordine pubblico, che hanno reso necessaria la richiesta di reparti di rinforzo da diverse parti d’Italia: Reparti Mobili, Reggimenti dei Carabinieri, Baschi Verdi della Guardia di Finanza, unità cinofile, elicotteri e droni, oltre a un numero approssimativo di 600 unità complessive per i due eventi sportivi in parola.

 

«Si è trattato, in effetti – sottolineano dalla Questura – di eventi che esulano dall’ordinaria gestione dell’ordine pubblico, anche perché derby di complicata gestione sotto ogni aspetto, in quanto interni alla provincia e tra due tifoserie di primo livello nel panorama nazionale, tra le quali vi è una rivalità particolarmente accesa».

 

Accanto alla laboriosa e articolata organizzazione del servizio vero e proprio di ordine pubblico che ha visto impegnati, per ciascuna partita, quasi quattrocento appartenenti alle Forze dell’Ordine e di Polizia, grande impegno è stato profuso nell’attività di carattere preventivo, allo scopo di evitare scontri tra le opposte fazioni anche al di fuori dello stadio e in momenti diversi da quello dell’incontro.

 

Viene sottolinea che «sono stati predisposti dispositivi nei giorni precedenti, con servizi mirati delle Forze dell’Ordine e l’ausilio dei Reparti Mobili, considerato anche che, sui social, le opposte tifoserie si erano ripromesse di incontrarsi al solo scopo di scontrarsi, anche in territorio neutro».

 

Nel corso di tale attività le Forze di Polizia hanno sequestrato «materiale pericoloso e, in particolare, di oggetti contundenti, tirapugni, coltelli, bastoni e anche una pistola a salve.  Le tifoserie avevano predisposto vere e proprie armi di fabbricazione artigianale da utilizzare in caso di scontri con gli avversari».

 

Importante attività è stata poi condotta dalla Questura sul piano delle misure di prevenzione, andando a colpire soggetti che si sono resi responsabili di condotte deprecabili: «sia sui social, auspicando “di avere dei morti ascolani in tribuna”, sia minacciando di “prendere per il collo” il presidente dell’Ascoli. Inoltre, sono state adottate misure nei confronti degli autori di scritte contro l’Ascoli Calcio in un Comune dell’entroterra, di persone che si sono macchiate allo stadio di comportamenti oltraggiosi verso gli operatori dei Reparti Mobili, e di coloro che venivano fermati mentre affiggevano adesivi e manifesti contenenti frasi di odio verso gli avversari».

 

Nell’ambito dell’attività repressiva in diversi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria ed è stato arrestato un soggetto che deteneva materiale atto a offendere e che ha persino tentato di investire i poliziotti durante un controllo.

 

«Si sottolinea – conclude la nota della Questura – che nell’ambito dell’attività preventiva e in collaborazione con altre Questure si è fatto in modo di evitare che tifoserie gemellate con gli ascolani e i sambenedettesi potessero raggiungere la provincia per dare manforte in eventuali scontri con gli avversari.

Infine, per evitare che le tifoserie potessero avvicinare le squadre avversarie e i relativi staff, si è reso necessario blindare i percorsi utilizzati e impiegare un robusto dispositivo di scorta, con l’ausilio anche di un elicottero».

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X