L’Ascoli verso l’esame Ravenna, Tomei: «Servono approccio giusto e massima attenzione»

SERIE C - Settore ospiti sold out in 15 minuti, il ko del "Riviera" non scalfisce l'entusiasmo in casa Picchio. Il tecnico bianconero: «Nel derby di Coppa ho avuto risposte su chi è pronto e chi meno. Affronteremo una squadra forte, dobbiamo rimanere lucidi e farci trovare sempre pronti»
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di Salvatore Mastropietro

 

Il ko arrivato in Coppa Italia sul campo della Sambenedettese è già alle spalle, nello spogliatoio e in generale in tutto l’ambiente. Ne è una chiara dimostrazione il fatto che i 627 biglietti messi a disposizione per il settore ospiti di Ravenna-Ascoli siano andati letteralmente polverizzati ieri nel giro di 15 minuti.

 

Tomei e i suoi collaboratori (foto Pierluigi Giorgi)

La sfida del “Benelli” per i bianconeri sarà, classifica alla mano, il primo vero scontro diretto d’alta classifica della propria stagione. Fare risultato per dare un ulteriore segnale di forza, nel campo in cui la capolista Arezzo ha vinto con un netto 0-3, diventa quindi molto importante.

 

Lo sa bene mister Francesco Tomei, che quest’oggi al “Picchio Village” ha presentato la sfida, facendo in prima battuta il punto della situazione sul discorso infermeria: «I ragazzi stanno recuperando, penso che riusciremo a recuperare gran parte dei ragazzi. Damiani è a posto, Nicoletti è da valutare. Affrontiamo una squadra molto forte, in queste gare le insidie sono all’ordine del secondo. Bisognerà approcciare nel modo giusto, con massima attenzione, per il resto andremo a dare il massimo come facciamo sempre. Okaka? E’ un giocatore che hanno “ricostruito”, sicuramente per loro è un giocatore importante».

 

Mister Tomei e il presidente Passeri dopo il fischio finale di Ascoli-Samb (foto Pierluigi Giorgi)

Tomei è tornato anche sui due derby disputati 26 e 29 ottobre: «Domenica nel secondo tempo mi sono arrabbiato, come erano arrabbiati tutti i dieci mila presenti… C’è stato un black-out, nella testa è scattato un rilassamento dopo l’espulsione, ma è un aspetto umano. Nel calcio bisogna sempre stare all’erta. Il derby di Coppa? Per me la partita aveva l’obiettivo di valutare i ragazzi che stanno giocando meno, ma soprattutto dare il giusto riconoscimento a chi è stato meno impiegato ma in allenamento dà sempre il massimo. La valutazione è stata importante, chi più chi meno hanno dato delle risposte, ma almeno abbiamo chiaro chi è pronto e chi invece deve ancora crescere. Sono comunque contento della prestazione, sebbene nel primo tempo abbiamo sofferto molto le seconde palle e la fisicità della Samb. Sappiamo quali sono stati i nostri errori, ma sappiamo cosa dobbiamo fare meglio».

 

Non solo Ravenna, ma nel mese di novembre ci sarà anche lo scontro diretto con l’Arezzo: «E’ un momento del campionato importante, ma a me piace affrontare una partita alla volta. Le partite successive saranno difficili, ma in questo campionato nessuna gara può farti abbassare la guardia. Il cammino è ancora lunghissimo. Sicuramente in questo momento le prime tre squadre stanno viaggiando a un ritmo importante, dovremo essere bravi a non perdere strada. Piano piano i ragazzi stanno metabolizzando lavoro e principi, c’è sempre più sinergia. Continuamente dobbiamo aggiungere cose in modo da gestire le partite in una certa maniera, per evitare di essere prevedibili».

 

(foto Pierluigi Giorgi)

Sulla condizione fisica e mentale del gruppo: «Da Carpi stiamo affrontando partite molto fisiche. Bisogna essere attenti nelle valutazioni della gestione dei ragazzi e dei tempi di recupero. Con lo staff medico e i fisioterapisti stiamo cercando di tutelare chi ha avuto qualche problemino. A livello nervoso abbiamo cercato di dare un po’ più di recupero a chi ha giocato tanto e di affrontare il tutto con serenità. Dobbiamo rimanere lucidi e recuperare i giocatori da reintegrare».

 

Chiosa finale sul sostegno dei propri tifosi: «Sono sempre molto contento della risposta dei nostri tifosi. I ragazzi questa cosa l’avvertono. Per me è un grande piacere avere il loro supporto in maniera così numerosa».

 

 


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