di Marco Braccetti
L’omaggio ai martiri della Libertà e la promessa davanti alle spoglie degli ex sindaci. Un II Novembre carico di significato per il primo cittadino sambenedettese Antonio Spazzafumo che, in mattinata, ha reso onore a tutti i defunti, con la tradizionale deposizione della corona di fuori all’ingresso principale del civico cimitero.
Con lui, autorità civili e militari per una cerimonia semplice ma carica di significato. Nel suo discorso, Spazzafumo ha ricordato, in primis, «tutti i sambenedettesi caduti per la libertà nell’anno in cui si celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione». Poi, un passaggio sul senso di questa ricorrenza «momenti importanti perché questi riti ci aiutano non solo a tenere vivo il ricordo dei nostri cari defunti ma ci aiuta anche a interrogarci sul valore del nostro passato».
Nelle parole del sindaco, anche un aspetto pratico sul ruolo del Comune: «Il compito dell’Amministrazione comunale è di tenere in ordine questo posto, curarne il decoro: non è soltanto un obbligo di legge, è il modo in cui l’Ente Comune rende il suo omaggio ai suoi cittadini che hanno concluso la loro esistenza terrena». Su questo fronte, per inciso, va ricordato come (proprio in previsione del II Novembre) il Comune avesse affidato all’impresa “Il Rapido” le pulizie straordinarie del camposanto, per una spesa totale di 4.514 euro.
Infine, l’omaggio del sindaco è andato ai suoi predecessori defunti, esternando «gratitudine verso coloro che hanno dedicato una parte importante del loro tempo su questa terra al benessere e al miglioramento della comunità sambenedettese».
«A costoro dobbiamo essere doppiamente grati – ha detto Spazzafumo – perché con le loro esistenze non hanno solo illuminato quelle di chi è rimasto, ma hanno dato un contributo essenziale che tocca anche coloro che non li hanno mai conosciuti. In molti casi i loro nomi sono resi eterni dall’intitolazione di strade o di edifici pubblici. Rinnovo dinanzi alle loro tombe la promessa di difendere la nostra comunità e di lavorare, ogni giorno, per migliorarne la condizione di vita».
L’omaggio dell’attuale primo cittadino è iniziato nella cappella dove riposa Ugo Marinangeli: primo cittadino per un breve lasso di tempo (dal 13 agosto al 29 dicembre 1970) tanto da essere entrato nella storia locale come il “Sindaco dei 100 giorni”. Breve periodo ricco però di gravi difficoltà, tra cui la tremenda alluvione del 15 ottobre, con lo straripamento dell’Albula e del Fosso delle Fornaci, la devastazione della zona collinare e la morte di una persona.
Chiusa la cerimonia del II Novembre, all’orizzonte ce n’è subito un’altra. Martedì 4 novembre, alle ore 12.30, in largo Onorati, verrà deposta una corona dinanzi al Monumento che ricorda i caduti sambenedettesi nella Grande Guerra, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Successivamente il sindaco e la massima autorità militare presente proporranno alcune riflessioni sulla ricorrenza.
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