Una sfilza di insufficienze, si “salvicchiano” solo Pezzola e Dalmazzi

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ORSINI 6 Non deve compiere interventi, fatto sta che è costretto ad uscire per una piccola frattura al cranio. Potrebbe saltare diverse partite e gli auguriamo di tornare al meglio e al più presto. Ad ogni modo di fronte a un intervento arrischiato come quello di Bernardotto, in altre situazioni i compagni di reparto si sarebbero mostrati a brutto muso di fronte all’attaccante laziale e anche chiedendo una sanzione nei confronti del centravanti ospite. Questo fa capire come la squadra fosse scarica, ma c’è un solo modo per dimostrarlo: reagire già a Campobasso.

 

ZINI 5,5 Domenica ad Ascoli e mercoledì in Coppa aveva dato mostra di doti fisiche straripanti. E probabilmente ne ha pagato pegno proprio contro il Guidonia. Impreciso nei cross, ha una sola imbucata verso l’area di rigore e nonostante Mazzi gli risponda con una respinta coi piedi, anche in quella occasione poteva fare meglio. Espulso nel finale per l’intervento da ultimo uomo, salterà Campobasso e questa è una brutta notizia.

 

DALMAZZI 6 Tiene molto bene la difesa nonostante spesso di trovi nell’uno contro uno con un cliente scomodo e potente come Bernardotto. L’unica pecca, l’uscita in pressing che scopre il centro della difesa nell’occasione dell’espulsione di Zini (con gol seguente su calcio di punizione). Anche ad Ascoli è accaduto così, un movimento forse da non ripetere con leggerezza considerate le conseguenze.

 

PEZZOLA 6 Anche al giovane difensore non si possono dare colpe: la sua è una prova sufficiente e anzi nella ripresa tenta anche di aiutare la costruzione del gioco a centrocampo.

 

TOSI 5,5 Le gambe sono rimaste a mercoledì scorso, c’è poco da dire. Molto al di sotto del suo rendimento standard, non azzecca i cross nelle poche occasioni in cui arriva al traversone, all’ultimo secondo ha anche un buon pallone da tirare verso la porta ma spedisce altissimo. Serve un pronto riscatto.

 

CANDELLORI 5,5 Lontano parente dalla furia ammirata nel doppio derby, più simile invece alla scialba prestazione offerta a Livorno. Proprio Kevin il Guerriero è il giocatore che deve dimostrare che il doppio appuntamento con l’Ascoli, a partire dalla prova tutto cuore del primo tempo al “Riviera”, ha pesato anche nella sconfitta contro il Guidonia. Perché se invece la squadra fosse realmente questa ci sarebbe da preoccuparsi.

 

ALFIERI 5 Il predominio numerico a centrocampo degli ospiti gli fa passare una brutta mezzora. Quando la Samb si sistema a tre sulla mediana le cose vanno un po’ meglio ma da parte sua non arrivano guizzi o i cambi di gioco necessari per creare supremazia della Samb in attacco.

 

KONATE 5,5 Dura pochi minuti, segno evidente di una stanchezza generale. Si eclissa e quando ha qualche pallone interessante rischia sempre un dribbling in più evitabile. Nella ripresa viene schierato come esterno di centrocampo nel 3-5-2 di Palladini e svolge in maniera accettabile entrambe le fasi. Ma è così stremato che deve uscire.

 

NOUHAN TOURE’ 5 E’ per ora il giocatore maggiormente al di sotto delle attese. Un solo gol in 10 presenze, partire come quella odierna dove praticamente riesce solo ad agire in fase di pressing. Potrebbe, come altri, aver sulle gambe i chilometri percorsi mercoledì scorso (ed è probabile). Però se nel “doppio derby” aveva comunque dato il suo contributo (in quando ai gol sbagliati, si era fatto comunque trovare pronto per il tiro) e a Livorno era entrato e aveva segnato, stavolta non sembra neanche pervenuto.

 

MARRANZINO 5,5 Pronti, via, si esibisce in un affondo con cross che fa pensare a una serata perfetta. Tuttavia si capisce presto che l’assetto della squadra non è adatto a contenere il 3-5-2 ospite: così alla mezz’ora Palladini lo sposta nel ruolo di mezzala e va detto che a quel punto le cose a centrocampo vanno meglio e lo stesso Marranzino va al tiro, l’unico del primo tempo. Nella ripresa cala con il trascorrere dei minuti e viene sostituito.

 

EUSEPI 5,5  Non sembra lui per alcune imprecisioni nei passaggi e per la difficoltà di fare salire la squadra.

 

CULTRARO 5,5 Ha una buona intuizione in uscita quando sbroglia una situazione pericolosa, mentre in occasione del gol subito è stato tratto in inganno da una deviazione di Scafetta che lo mette fuori gioco. La palla che termina in gol per vie centrali è l’emblema di questo momento rossoblù.

 

SBAFFO 5,5 Come a Perugia, si procura il rigore con tanto mestiere ma a differenza che in Umbria, e di mercoledì contro l’Ascoli, stavolta calcia a lato, con il portiere spiazzato. Al di là dell’episodio che gli nega la sufficienza, il suo ingresso ha notevolmente vivacizzato la manovra offensiva perché, tolto Konate (ma non quello odierno) è l’unico che garantisce imprevedibilità. Nel finale impegna Mazzi per l’unica volta in giornata.

NAPOLITANO 6 Non giocava dal secondo tempo di Gubbio, a causa di un infortunio. In realtà non dispiace, confermando le buone impressioni mostrate nel periodo estivo. Si candida ad essere il primo sostituto del trio titolare di centrocampo, per ora.

 

SCAFETTA 5 Purtroppo si gira in occasione della punizione decisiva e così la palla tocca un suo piede e spiazza Cultraro, già in tuffo nella direzione opposta. Un errore pagato caro, in queste situazioni può sempre accadere la deviazione sfortunata ma se avesse visto la palla probabilmente l’avrebbe respinta senza problemi.

 

PALLADINI 5,5  La quarta sconfitta consecutiva non può che portare con sé un voto insufficiente ma il tecnico sambenedettese ha due importanti giustificazioni: la prima è l’evidente calo fisico della squadra che potrebbe aver pagato molto lo sforzo compiuto mercoledì in Coppa Italia dopo il derby di campionato. Troppi calciatori scarichi in un contesto ben diverso rispetto alle precedenti sconfitte interne, compresa quella contro il Carpi. La seconda riguarda la penuria di giocatori a centrocampo: senza Moussa Touré, Lulli e Paolini fatica a immaginare una mediana a tre se a Candellori (col fiatone) e Alfieri (idem) può affiancare, di ruolo, soltanto Bongelli (un altro regista, come Alfieri) e Napolitano (per lui pochi minuti di gioco fino ad ora a causa di un infortunio)

 

Ha poi rimediato passando al 4-3-3 con l’arretramento di Marranzino, dando così nuovo equilibrio alla squadra. Nella ripresa ecco il 3-5-2 con il quale la Samb nella ripresa non ha concesso più il predominio del palleggio agli ospiti. Ovviamente, considerate le condizioni di Lulli e soprattutto Paolini e il rendimento altalenante di Alfieri va pensato di trovare un calciatore di qualità in grado di prendere in mano il centrocampo oltre che garantire un numero di giocatori adatti a quella zona del campo.

 

Da sottolineare come nessuno abbia protestato né sull’intervento di Bernardotto che ha provocato addirittura una piccola frattura sulla testa di Orsini, né sulla punizione decisiva, probabilmente viziata da un fuorigioco di Stefanelli: anche questo è indice di una scarsa cattiveria agonistica che ha contraddistinto la partita.

 

Chiaramente, se Sbaffo avesse segnato il rigore oggi tutti parlerebbero di un’altra partita: la realtà è che venerdì a Campobasso non si saranno le giustificazioni fornite dal derby prima a Livorno poi contro il Guidonia. Bisognerà essere aggressivi e rapidi nelle ripartenze. Da valutare a questo punto, soprattutto con un 3-5-2 che potrebbe essere il mantello giusto per difesa e centrocampo, se Sbaffo non sia l’uomo giusto da schierate, specie se Konate è in grado di giocare come esterno di centrocampo. Nouhan Touré o Iaiunese potrebbero essere i calciatori pronti a subentrare, senza dimenticare che lo stesso Konate può giocare da seconda punta.

 

A Campobasso sarà importante la determinazione: la squadra si trova a 4 punti oltre la zona calda, ma con zero punti nelle ultime quattro la zona play out si è avvicinata soltanto di tre punti. Certo la Samb è incapace di volgere a suo favore le partite “sporche”: se si mettono in fila Pianese, Forlì, Carpi, Ravenna, Livorno, Ascoli e Guidonia è chiaro come in nessuna di queste gare i rossoblù siano stati messi sotto a livello di gioco o di occasioni (nel gioco, la sofferenza maggiore c’è stata proprio con il Guidonia finché la Samb è rimasta col 4-2-3-1). In attacco purtroppo se non segna Eusepi ci sono difficoltà. Forse è l’ora di cambiare ma anche di pensare a come puntellare la squadra nel mercato invernale, e liberare i troppi giocatori che fino ad ora non hanno giocato se non per occasionali situazioni (Chiatante, Vesprini, Tataranni).


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