Restyling del verde, ecco la mappatura delle zone a rischio di Legambiente e residenti

ASCOLI - Cittadini e ambientalisti scendono in campo per salvare le piante ancora recuperabili
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Via Piave

di Filippo Ferretti

 

I residenti di Campo Parignano scendono in campo per evitare che nelle prossime ore avvenga un taglio di alberi che possono essere recuperati, a partire da quelli di Viale Vellei. Alla vigilia degli interventi che l’Arengo ha deciso di mettere in campo in città per evitare che le piante a rischio possano arrecare danni a cose e a persone, Legambiente ha voluto incontrare i rappresentanti del Comitato di Quartiere e gli agronomi per avere una mappatura dei luoghi in cui il verde cittadino sembra essere maggiormente a rischio.

 

Gli esperti, che hanno effettuato un’attenta analisi dello stato di salute dei viali ascolani, pur evidenziando come numerose piante siano irrimediabilmente compromesse, a causa di potature sbagliate e di lavori effettuati in prossimità delle radici, hanno individuato ciò che in molti casi  è ancora possibile salvare, evitando tagli drastici.

 

«Legambiente e i residenti chiedono al Comune di poter avere un occhio di riguardo per quegli alberi che, pur essendo minati, sono ancora essere riportati in salvo» esordisce il vicepresidente di Legambiente di Ascoli, Paolo Prezzavento, indicando la possibilità di un monitoraggio a tutto campo, iniziando proprio da Viale Vellei che, secondo una approfondita analisi, presenta una delle condizioni più a rischio perché vi sarebbero state effettuate potature sbagliate e un percorso pedonale all’interno della aiuola con il danneggiamento delle radici degli ippocastani.

 

Via Vellei

Legambiente evidenzia anche la situazione esistente in Via Napoli, che soffre per la presenza di pini che hanno reso a tratti inagibile il transito di pedoni e veicoli, di alcuni sofferenti platani di Via Piave e dei vari tigli a rischio in Viale Indipendenza. «Ma la soluzione non è quella di tagliare: già in Via Benedetto Croce si è intervenuti con il rifacimento del manto stradale» ha spiegato Prezzavento, sottolineando che è possibile talvolta operare attraverso una leggera sopraelevazione della strada. In altri casi, invece, si è scelto di eliminare radici con sporgenza eccessiva mediante il taglio di una parte della radice e usando un “cicatrizzante.

 

«Innanzitutto bisognerebbe intervenire laddove sono avvenuti tagli negli ultimi anni, dove le piante mancano» conclude il vicepresidente della sezione ascolana dell’associazione, ribadendo che il desiderio è evitare tagli definitivi laddove e possibile, soprattutto in virtù del fatto che il capoluogo piceno auspica a diventare la città del verde e dei percorsi pedonali.


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