di Pier Paolo Flammini

Candellori ed Eusepi, foto Pietro Laureati US Samb
La Samb è tornata ad allenarsi, dopo due giorni di pausa. Il percorso di avvicinamento alla sfida di sabato sera contro la Ternana in questa settimana sarà senza imprevisti né incontri ravvicinati. Inoltre, recuperato Zini dalla squalifica e probabilmente anche Konate – restano da valutare le condizioni di Iaiunese, che si è allenato a parte, come Lulli.
La vittoria manca dalla trasferta di Sassari, quello 0-2 che aveva illuso un po’ tutti, portando la Samb al quarto posto. Ora la classifica è cambiata ma nonostante abbia totalizzato appena un punto nelle ultime cinque partite, la zona play out è salita solo di tre punti, con la Samb che ne ha persi dunque 2. Il problema, semmai, è che tante squadre hanno superato i rossoblù, che adesso continuano ad avere un margine discreto ma con appena una formazione cuscinetto tra la Samb e la zona play out.
Con la Ternana ancora una volta il “Riviera” sarà delle grandi occasioni: terminati i 500 biglietti per il settore ospiti, si spera che sia fornita ai tifosi delle Fere un’altra dotazione. Non ci sono più biglietti anche per la Curva Nord: questo significa che si è già a quota 6.500 spettatori, con la possibilità di giungere a novemila presenze.
Ma quale Samb andrà in campo sabato sera? Negli ultimi due incontri Palladini ha schierato inizialmente la Samb con il 4-2-3-1 e poi 4-3-1-2, rispettivamente contro Guidonia e a Campobasso. Ma nella sfida coi laziali è passato al 4-3-3 alla mezz’ora, e poi al 3-5-2 nella ripresa. In Molise invece il passaggio è stato direttamente al 3-5-2. In entrambe le partite il cambio di modulo ha riportato in equilibrio una gara oggettivamente avviata male, poi la sconfitta interna è arrivata con un po’ di sfortuna mentre il pareggio di Campobasso è frutto anche di un pizzico di buona sorte.
Ma da entrambe le gare si evidenzia come il 3-5-2 sia diventato l’approdo quando la situazione tattica diventa difficile. Palladini ha anche sorpreso, schierando Konate esterno destro di centrocampo contro il Guidonia (prestazione da rivedere: lo spagnolo era già scarico in avvio per le fatiche del derby) e riportando Sbaffo nel ruolo di mezzala, quello che copriva agli esordi, a Campobasso.
I vantaggi del 3-5-2 sono soprattutto nella gestione degli under per il minutaggio: col ritorno di Zini, o il livornese va in panchina per far posto a Zoboletti, o questa sorte tocca a uno dei due centrali difensivi. Oppure bisogna far spazio a Bongelli sulla mediana o Marranzino sugli esterni. Con il 3-5-2 invece Zoboletti ha giocato forse la sua miglior partita della stagione, finalmente utilizzato nel suo ruolo di centrale difensivo.
Bisogna valutare i possibili incastri che solo Palladini può decifrare in allenamento, prima della prova del nove in campionato: Zini può diventare esplosivo se schierato come esterno di centrocampo? Tosi in questo ruolo, a sinistra, ha il passo per appoggiare maggiormente l’azione offensiva e infilarsi in area quando i cross arrivano dall’altra parte? Sbaffo può giocare anche da mezzala (in questo caso si potrebbe sacrificare un regista di ruolo) oltre che da seconda punta? Konate può giocare da esterno di centrocampo all’occorrenza, e anche da seconda punta? O davanti, a fianco di Eusepi, è necessario uno tra Nouhan Touré o Iaiunese per dare profondità all’azione?
Non ci sorprenderemmo di vedere, già contro il Ravenna, questo modulo, che ha anche il pregio di fare maggior densità al centro della difesa che sta soffrendo i lanci in profondità per vie centrali e in velocità (si vedano i gol subiti a Livorno, Ascoli, col Guidonia e a Campobasso). Qui forse Zini, il più veloce (in attesa di vedere Chelli) ha qualche dote in più rispetto agli altri. Altro elemento a favore è legato all’assenza di Paolini, sostituto naturale di Tosi. Senza il jolly sambenedettese non ci sono sostituti di Tosi nel ruolo di terzino sinistro; invece Marranzino, Scafetta, Battista o persino Nouhan possono prendersi l’incarico di sopperire alla sua assenza a centrocampo (non vorremmo che il giovane ex Cremonese sia costretto a giocare tutti i 90 minuti anche quando avrebbe bisogno di tirare il fiato).
Inoltre tutti gli attaccanti della Samb possono giocare da centrali, non tutti da esterni: Eusepi, Sbaffo e Iaiunese sono punte centrali e non esterni. Con Martins indecifrabile, Marranzino che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un cursore di centrocampo e non un attaccante, Scafetta che ha doti difensive, l’unica alternativa al duo Konate – Nouhan Touré è Battista: un po’ poco.
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