Viabilità urbana tra sogni e buche: il futuro brilla, il presente vacilla

SAN BENEDETTO - Mentre in Municipio si presentano i rendering del futuro collegamento tra via Lombroso e viale dello Sport, l’attuale viabilità della zona continua a fare i conti con problemi molto concreti. Oggi, chi percorre quella direttrice deve passare per via del Palladio: una stradina a doppio senso semi-impercorribile perché dissestata dalle radici dei pini. Lungo viale Dello Sport, s’incontrano anche altre criticità. Ecco quali
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di Marco Braccetti

 

Viabilità urbana: futuro scintillante, presente grigio. Mentre in municipio si presentano i rendering del collegamento tra via Lombroso e viale Dello Sport, l’attuale valico per percorrere quella direttrice è in grave dissesto. Siamo lungo via del Palladio: stradina a doppio senso che consente di connettersi con viale dello Sport, passando anche per via Lombroso, in un percorso più tortuoso rispetto al futuro collegamento diretto.

 

Via del Palladio dissestata dalle radici dei pini

Ma, come detto, in attesa che si realizzi il nuovo percorso, quello attualmente disponibile è davvero pessimo. Su via del Palladio, infatti, la corsia che da Nord va verso Sud è totalmente dissestata dalle radici dei pini. Tanto che tutti i mezzi in transito – che siano auto, scooter o biciclette – debbono necessariamente invadere la corsia opposta. Insomma: mezza strada è impercorribile e con i mezzi che si lanciano sul senso opposto il rischio d’incidente è sempre dietro l’angolo. Nel vero senso della parola, visto che il punto in questione è proprio in prossimità dell’incrocio con viale Dello Sport.

 

«La situazione è effettivamente preoccupante e potenzialmente pericolosa – commenta il presidente del Comitato di quartiere Marina di Sotto, Alfredo Isopi, interpellato da Cronache Picene -. So che in passato era stato effettuato un intervento di sistemazione proprio a ridosso dell’incrocio, ma ora le radici hanno dissestato pesantemente un punto più interno. Mi attivo subito per segnalare tutto a chi di dovere, chiedendo che s’intervenga al più presto per rendere nuovamente pienamente sicuro quel tratto di strada».

 

Restando in tema di sicurezza stradale, viale Dello Sport non è esente da altre pecche. Tra le aree più delicate della viabilità cittadina individuate nel nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) spicca l’intersezione tra Via Amilcare Ponchielli e lo stradone in questione, un punto strategico per i collegamenti tra la zona collinare e il litorale, ma anche uno dei tratti più problematici per sicurezza e fluidità del traffico.

 

Le analisi condotte nell’ambito del piano hanno infatti evidenziato un’elevata velocità media dei veicoli lungo viale Dello Sport: circa due automobilisti su tre superano i 50 km/h, il limite previsto per le strade urbane. Il viale, pur essendo una via di quartiere, è diventato di fatto un asse di scorrimento veloce, con effetti negativi sulla sicurezza, soprattutto in corrispondenza degli incroci.

 

A complicare ulteriormente la situazione contribuisce la pendenza di via Ponchielli, che rende difficoltose le manovre, in particolare la svolta a sinistra verso viale Dello Sport. Il tratto è inoltre un punto di accesso importante al sottopasso ferroviario, utilizzato da chi si sposta verso la zona costiera, e ciò genera un intenso flusso veicolare in entrambe le direzioni.

 

Il sottopasso di via A. Ponchielli che sbocca su viale Dello Sport

Per affrontare queste criticità, il Pums propone una riorganizzazione funzionale dell’intersezione. In primo luogo, si prevede l’eliminazione delle svolte a sinistra sia per chi proviene da via Ponchielli sia per chi arriva da Viale dello Sport: gli automobilisti dovranno utilizzare le rotatorie di raccordo – quella già esistente a circa 460 metri più a est, oppure quella nuova proposta all’altezza di via G. Sgattoni, a 300 metri in direzione ovest.

 

Parallelamente, il piano suggerisce la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale e ciclabile attraverso l’installazione di un semaforo dedicato e l’introduzione di sistemi di controllo della velocità per ridurre i comportamenti a rischio.

 

Secondo i tecnici, questi interventi sono necessari per diminuire i conflitti di manovra, migliorare la sicurezza degli utenti più vulnerabili e restituire all’area un ruolo coerente con la sua funzione di connessione locale, piuttosto che di arteria di attraversamento.

 

Con questa proposta, il Comune punta a trasformare un nodo critico in un punto più sicuro e ordinato, in linea con la visione del Pums che mira a una mobilità più sostenibile, efficiente e rispettosa delle persone.


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