Carcere, l’Osapp precisa: «Non arrivano 21 agenti, in 7 se ne andranno»

ASCOLI - Il segretario provinciale Salvatore De Blasi risponde a quanto dichiarato dal Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: «Situazione ancora critica. Tra pensionamenti, lunghe assenze e aggressioni il personale è insufficiente. Le promesse rimaste sulla carta, come per l'Atsm ancora in stallo»
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«Altro che 21 nuovi agenti. Nessun reale potenziamento, personale ridotto ai minimi termini, reparti ancora insicuri, sezioni psichiatriche inadeguate e promesse politiche rimaste lettera morta». Salvatore De Blasi, rappresentante dell’Osapp per Ascoli Piceno, interviene con fermezza dopo gli annunci diffusi dal sottosegretario Andrea Del Mastro riguardo ai presunti rinforzi in arrivo per il carcere di Ascoli (leggi qui).

Secondo De Blasi, i numeri reali sono ben diversi: «Si tratta di 13 uomini e 4 donne, per un totale di 17 agenti, non 21. E soprattutto non si tratta di neoassunti provenienti dal corso di formazione, bensì di trasferimenti annuali richiesti dagli stessi agenti. Sono dati noti sia alla direzione che ai sindacati. Abbiamo anche i nomi e cognomi dei colleghi coinvolti. Dove sono allora i neoassunti di cui parla il sottosegretario?».

 

«Se poi consideriamo le uscite imminenti: 5 agenti uomini e 1 donna trasferiti, più 2 colleghi in quiescenza – incalza De Blasi – di quale potenziamento del personale parla il signor sottosegretario? La realtà è ben diversa da quella raccontata».

 

Ed ancora. De Blasi evidenzia inoltre un altro nodo: il fabbisogno reale dell’istituto. «Noi abbiamo necessità soprattutto di personale maschile. Il carcere ospita detenuti uomini e, su 95 agenti, le donne sono già 12. Continuare a inviare personale femminile non risolve le criticità operative delle sezioni».

Salvatore De Blasi (Osapp)

 

Il quadro complessivo è ancora più complesso, secondo l’Osapp: «Circa 20 agenti sono assenti per lunga degenza, a causa delle aggressioni avvenute nei mesi scorsi e degli effetti di uno stress lavorativo crescente, dovuto ai continui “tour de force” per garantire la sicurezza dell’istituto. Per questo motivo, i nuovi arrivi non bastano neppure a coprire il fabbisogno giornaliero».

 

Tra le questioni più urgenti sollevate dal sindacato c’è quella della sezione Atsm, dedicata ai detenuti con problematiche psichiatriche: «Nonostante due tavoli tecnici già svolti (ad agosto e ottobre) con provveditorato, specialisti regionali, psichiatri e rappresentanti politici, la situazione è ferma. Un terzo incontro, previsto per novembre, non ha ancora prodotto risultati.

 

Gli esperti – riferisce il segretario Osapp – hanno definito la sezione “non idonea allo scopo per cui è destinata”, perché priva dei requisiti necessari: i detenuti con fragilità psichiche “vivono in sostanziale isolamento, senza attività o svaghi, aumentando aggressività e comportamenti autolesionistici”.

 

Anche sul fronte del Reparto Marino, «nulla di quanto promesso è stato realizzato – tuona De Blasi – Durante la campagna elettorale per le regionali, il carcere di Ascoli è stato meta di visite istituzionali di alto livello: prima il sottosegretario Andrea Ostellari poi il viceministro Paolo Sisto. Avevano garantito lo spostamento dei detenuti comuni dal primo piano e l’arrivo di detenuti del circuito AS/3 (appartenenti a contesti mafiosi), per evitare la convivenza tra tipologie incompatibili. Ma situazione è rimasta identica. Niente è cambiato. Le promesse sono diventate miraggi».

 

Arrivano 21 nuovi agenti: rafforzata la pianta organica del carcere di Marino


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