“Sentinelle nelle professioni”, Confartigianato: «Facciamo crescere l’alleanza contro la violenza di genere»

ARTIGIANI - L’evento è dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e al ruolo cruciale di centri estetici e acconciatori come presidi di ascolto e supporto sul territorio. La tappa civitanovese è stata organizzata da Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, in partnership con i club Soroptimist di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, la cooperativa sociale Il Faro, l’Ats 14 e On The Road cooperativa sociale
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Si è tenuto oggi, lunedì 17 novembre 2025, a Civitanova Marche, l’appuntamento Sentinelle nelle professioni contro la violenza, un’iniziativa frutto della collaborazione a livello nazionale tra Confartigianato Imprese Benessere e Soroptimist International d’Italia. 

 

L’evento è dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e al ruolo cruciale di centri estetici e acconciatori come presidi di ascolto e supporto sul territorio. La tappa civitanovese è stata organizzata da Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, in partnership con i club Soroptimist di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, la cooperativa sociale Il Faro, l’Ats 14 e On The Road cooperativa sociale.

 

Ad aprire il convegno, Eleonora D’Angelantonio, Responsabile interprovinciale Confartigianato Benessere, che ha spiegato che l’Associazione «crede molto a questo progetto nazionale, tanto che abbiamo deciso di dare un taglio informativo e formativo perché questa tematica sta particolarmente a cuore ai nostri associati». Proprio Daniele Zucchini, Presidente interprovinciale Acconciatori Confartigianato, ha infatti aggiunto che dentro i saloni e nei centri estetici le donne possono trovare «buoni ascoltatori», capaci anche di «aiutare chi ha bisogno». E, come ha ricordato Rosetta Buldorini, Presidente interprovinciale Estetiste Confartigianato, «il nostro è un lavoro “intimo”, vista la relazione strettamente personale che creiamo con i clienti che si avvicinano a noi, che si raccontano e si confrontano».

 

«Sentinelle è una dicitura davvero adeguata – ha osservato l’Assessore ai Servizi sociali del Comune di Civitanova Barbara Capponi –, visto che anche acconciatori ed estetiste possono riportare buone prassi alla cittadinanza. Siamo convinti che il seme piantato oggi possa moltiplicarsi e crescere, per arrivare a più gente possibile». Dopo il saluto di Barbara Lombi, Presidente Soroptimist Macerata – assieme a Simona Palestini (Presidente Club di Ascoli Piceno) e Paola Viozzi (Presidente Club di Fermo) – la quale ha posto l’accento sull’alleanza importante capace di educare, è intervenuto il Cap. Angelo Chiantese, Comandante Compagnia Carabinieri di Civitanova. «È difficile uscire dalla prigione delle violenze, perché le vittime sono legate sentimentalmente al maltrattante: si arriva alla denuncia solo quando si raggiunge il limite, quando si teme che la violenza possa coinvolgere altri, come ad esempio i figli. Per questo il legislatore ha reso perseguibile anche d’ufficio questo reato, permettendoci di intervenire. È fondamentale, allora, la segnalazione di tutti, non solo della vittima, ma anche di chi è vicino a lei e recepisce un possibile allarme». Maria Antonietta Castellucci, Coordinatrice ATS 14, ha elencato l’azione dell’ente e l’attivazione di servizi, e ha posto l’accento sull’importanza di amplificare la rete. «Ognuno, con i propri contatti, può far crescere la sensibilità collettiva».

 

«La violenza ha tante forme, non solo quella fisica – ha esordito Rosalba Zannini, Psicologa-Psicoterapeuta, Dirigente UOS Consultorio AST Macerata –. C’è una violenza subdola che è quella di tipo psicologico, fatta di comportamenti che danneggiano il benessere psicofisico della persona». Controllo, svalutazione, gelosia, insulti, minacce, limitazioni. Queste alcune azioni del maltrattante. «Si crea un sopruso di tipo circolare, in cui la vittima tende a perdonare la violenza credendo al pentimento del maltrattante. Che alla fine reitera la violenza stessa».

 

Anna Moffa, Commissario Capo della Polizia di Stato e Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Macerata, ha presentato tutti gli strumenti di tutela, parlando anche di una misura di natura amministrativa importantissima e poco conosciuta: quella dell’ammonimento. Una misura pensata «per i casi che non sfociano sulla soglia della gravità. È una sorta di cartellino giallo, dove la vittima spiega cosa sta vivendo e, se ci sono i presupposti, l’ammonito viene convocato in questura e gli viene chiesto di cessare determinati comportamenti, indicandogli anche percorsi di aiuto e recupero. In questo modo si possono aiutare le donne che temono di arrivare alla denuncia».

 

Tunia Gentili, Vicepresidente Nazionale Club Soroptimist International, ha ripercorso la genesi del progetto Sentinelle nelle professioni, nato in Piemonte da un bisogno del territorio e amplificatosi poi su scala ampia, con la cooperazione anche di Confartigianato. Il ruolo della «sentinella? Cattura le informazioni e, con discrezione, può traghettare e accompagnare la donna, indicandogli con gentilezza l’esistenza di una rete. Senza sostituirsi, però, alle figure preposte».

 

Elisa Giusti, Coordinatrice Sportello Antiviolenza, ha spiegato come sono strutturate le reti nazionali e locali e come è organizzato un centro antiviolenza, che accoglie gratuitamente in riservatezza e anonimato. «Ad oggi – ha aggiunto Elisa Giusti – il CAV di Macerata, con i suoi vari sportelli, ha avuto contatti con 315 donne, nella maggior parte dei casi sposate o conviventi, che lavorano, per lo più madri e con figli. Stiamo parlando quindi di un problema culturale e strutturale, non emergenziale. I numeri sono sempre più alti perché le donne sono più libere, si informano di più e vogliono che i loro diritti vengano rispettati». Chiara Ferrari, di On the Road Cooperativa Sociale, ha approfondito poi lo strumento delle case rifugio e delle case di emergenza presenti nella regione Marche, «che accolgono, ad indirizzo segreto, donne in situazioni di pericolo, creando un progetto di uscita e un percorso con il supporto dei Servizi Sociali»

 

Quindi Eleonora Tizzi, dello Sportello InformaDonna del Comune di Civitanova, ha presentato i vari servizi offerti da questa realtà, che propone un sostegno ampio di accoglienza, informazione e consulenza, dal lavoro, ai diritti, fino alla discriminazione.


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