Nato ad Ancona, ricercatore per l’Università di Camerino ma di base ad Ascoli dove insegna e lavora nella Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria”. E dove ha scelto di vivere con la compagna, l’architetto ascolano Chiara Di Andrea. Si tratta di Manuel Scortichini, ricercatore universitario volato negli Emirati Arabi per partecipare a uno dei più rilevanti appuntamenti mondiali della museologia, il “27th Icom General Conference”, che si è svolto dall’11 al 17 novembre al Dubai World Trade Centre.
La conferenza, dedicata al tema “The Future of museums in rapidly changing communities”, ha riunito professionisti, studiosi e policy maker di tutto il mondo per discutere le trasformazioni che stanno ridefinendo il settore museale.

Manuel Scortichini
Scortichini è intervenuto con un contributo dal titolo “Il museo algoritmico: coinvolgimento personalizzato e implicazioni etiche”.
La sua presentazione ha illustrato come l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, tecniche di tracciamento dei visitatori e strumenti di mediazione digitale possa arricchire la comunicazione museale e favorire esperienze più personalizzate, senza però compromettere trasparenza, fiducia e responsabilità istituzionale. Attraverso l’analisi di casi studio, tra chatbot, sistemi di raccomandazione e narrazioni generate dall’Ai, la ricerca ha messo in evidenza sia le potenzialità in termini di accesso e inclusione, sia i rischi legati a privacy, consenso, bias e opacità algoritmica.
Il lavoro ha inoltre proposto linee guida per rafforzare la responsabilità curatoriale, aumentare la trasparenza verso il pubblico e promuovere modelli museali equi, sostenibili e capaci di rispondere alle sfide delle comunità in rapida trasformazione.
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