Daniela continua a salvare vite: donati gli organi della dottoressa

ASCOLI - La donna è deceduta la notte scorsa in rianimazione, a 68 anni, per emorragia cerebrale. Prelievo multiorgano di polmone (molto raro), fegato, reni e cornee al "Madonna del Soccorso" di San Benedetto. L’Azienda sanitaria picena si stringe al dolore dei famigliari
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Ha continuato a fare dopo la sua morte quello che ha fatto durante la sua esistenza: salvare le vite altrui. E se prima di morire lo ha fatto attraverso la sua professione, è stata medico della Centrale operativa del 118 e negli ultimi due anni del reparto di medicina del “Mazzoni“, ora che purtroppo non c’è più lo ha fatto esaudendo il desiderio espresso in vita di donare gli organi.

Daniela Paoloni

 

Lei è Daniela Paoloni, dottoressa dell’Ast di Ascoli deceduta la notte scorsa, all’età di 68 anni, nell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale “Madonna del soccorso” di San Benedetto dove era stata ricoverata martedì 18 novembre in seguito a una grave emorragia cerebrale.

 

Sulla dottoressa Paoloni, con il consenso del figlio Paolo Alboini (stimato neurologo come la moglie Lucia Florio) e degli altri famigliari, è stato eseguito un prelievo multiorgano di polmone (molto raro), fegato, reni e cornee. Accertata la morte con elettroencefalogramma, il prelievo è stato effettuato grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto diverse professionalità, sia dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, sia del Centro regionale trapianti delle Marche, sia provenienti da Pavia.

 

La delicata procedura è stata portata a termine dall’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale “Madonna del soccorso” diretta da Tiziana Principi, in collaborazione con la coordinatrice per il prelievo degli organi, la dottoressa Paola Verdenelli, l’unità operativa complessa di neurologia dell’Ast di Ascoli diretta da Cristina Paci, le unità operative di pneumologia diretta da Vittorio D’Emilio e di radiodiagnostica diretta da Fabio D’Emidio, e con le équipe dell’Uoc di anatomia patologica, del laboratorio di biologia molecolare, del blocco operatorio e della medicina legale. I chirurghi del Centro trapianti di Ancona hanno prelevato il fegato e i reni, di Pavia il polmone, mentre gli oculisti dell’Uoc di oculistica dell’Ast, le cornee.

rianimazione ospedale Covid

La dottoressa Tiziana Principi  

 

«Tutti gli organi – sottolinea la Principisono già in fase di trapianto tra Ancona, Brescia e Pavia a pazienti molto giovani. Ringrazio tutti i professionisti del blocco operatorio dell’ospedale di San Benedetto e delle unità operative coinvolte nella procedura, così come anche la direzione medica ospedaliera e la direzione sanitaria aziendale che hanno contribuito al buon esito del prelievo multiorgano. Ma il ringraziamento più grande, da parte mia e dei colleghi di Daniela del 118 e della medicina, va ai famigliari, al figlio Paolo, persone meravigliose che hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti del prossimo nonostante il momento di grande dolore per la grave perdita».

 

L’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, nella persona del direttore generale Antonello Maraldo, rivolge ai famigliari di Daniela Paoloni, oltre che le più sentite condoglianze, il sincero ringraziamento per il bellissimo gesto.

 

«La donazione degli organi – evidenzia il dg Maraldo – è un gesto che consente di andare oltre la propria vita e di proiettarlo nella vita di qualcun altro. E’ un atto di estrema generosità che coinvolge il donatore e la sua famiglia. È un messaggio importante che la nostra società e le istituzioni sanitarie non possono non cogliere. Da parte mia un plauso all’équipe medica e sanitaria che con competenza, umanità e amore per la vita ha svolto le complesse operazioni tecniche di prelievo».


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