Cotuge, “Ascolto&Partecipazione”: «Gestione disastrosa e stagione sciistica saltata»

ASCOLI - Il comitato: «Cinque anni di smarrimento e decisioni sbagliate hanno portato Monte Piselli al collasso»
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L’impianto sciistico di Monte Piselli

 

 

«Chi lo avrebbe mai detto?» esordisce il comitato Ascolto&Partecipazione di Ascoli, commentando quanto dichiarato dal sindaco Marco Fioravanti e riportato da Cronache Picene sugli impianti sciistici di Monte Piselli che quest’anno resteranno fermi.

Secondo il comitato, la conferma che la stagione salterà rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione ben più grave: l’assenza, ancora oggi, di reali prospettive per il futuro dell’impianto.

 

Il comitato giudica «incredibile» che il primo cittadino attribuisca la responsabilità al gestore: «Ci si vuole far credere che abbia il potere di dettare le scelte strategiche del Cotuge, pur non facendo parte dell’ente secondo statuto? O che si sia rifiutato di svolgere i lavori necessari per il rinnovo dell’omologazione della vecchia seggiovia e che non sia stato possibile trovare una ditta alternativa?»

Domande che, secondo Ascolto&Partecipazione, evidenziano ipotesi irrealistiche e, se vere, dimostrerebbero «gravissima inettitudine» degli amministratori.

Il comitato ricorda inoltre che non risulta essere in vigore alcun contratto di gestione, dopo la scadenza dell’ultimo — prorogato con difficoltà per coprire la scorsa stagione — e ritiene che in realtà «non ci sia alcun gestore in attesa del nuovo bando».

 

A prescindere dalle dichiarazioni del sindaco, resta per Ascolto&Partecipazione «il risultato devastante della dismissione di fatto della stazione sciistica», un esito che il comitato denuncia da tempo come inevitabile dopo «cinque anni di un procedere smarrito e sconclusionato da parte del Cotuge» nella progettazione del nuovo impianto. Un percorso definito «cocciutamente sordo» alle richieste, arrivate da più parti, di aprire un tavolo di lavoro con la comunità.

 

I documenti ottenuti dal comitato mostrerebbero un iter altalenante, passato da seggiovia a ovovia, o a entrambe con stazione intermedia, con una stima dei costi salita da 12 a 22 milioni di euro (già nel 2024) per poi tornare nuovamente a 12. In un simile contesto, secondo Ascolto&Partecipazione, era evidente da almeno un anno che i fondi non sarebbero stati sufficienti nemmeno per un impianto usato: «La verità è che oggi non bastano neanche per quello».

 

La scelta di non rinnovare la vita tecnica della vecchia seggiovia viene definita «scellerata e sbagliatissima», capace di lasciare tutti «appiedati» e di rappresentare una «sentenza definitiva» sulla stazione di Monte Piselli.

Il comitato sottolinea infine un passaggio del sindaco: l’Ufficio del Commissario alla Ricostruzione gestirà i fondi destinati al nuovo impianto.

«Se abbiamo capito bene – afferma – si tratta di un’esautorazione di fatto del Cotuge». Ma anche senza questa eventualità, secondo il comitato «tutto il resto basterebbe a imporre le dimissioni immediate e in blocco dell’attuale Cda» e la rifondazione dell’ente, includendo finalmente un organo di partecipazione della comunità, come chiesto da dieci anni.

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