Ingegneri e studenti del “Fermi” a lezione di Cybersecurity

ASCOLI - Mattinata di formazione sui rischi informatici e su anonimato in rete, organizzata con l'Ordine Ingegneri provinciale
...

Un momento del seminario formativo sulla cybersecurity che si è svolto all’Istituto “Enrico Fermi”

 

«La sicurezza informatica non è un prodotto, ma un processo di miglioramento continuo che coinvolge tutte le componenti di una organizzazione»: con questa affermazione, il professor Fabio Fioravanti, ha aperto i lavori del seminario formativo sulla cybersecurity che si è svolto sabato scorso 22 novembre, presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Enrico Fermi” di Ascoli Piceno.

 

L’evento formativo, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri e dalla Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno, è stato realizzato in collaborazione con l’ Istituto Istruzione Superiore “Fermi-Sacconi-Cpia” e l’associazione degli ex allievi dell’ istituto superiore ascolano. Ospite e relatore dell’iniziativa è stato il professor Fabio Fioravanti, ordinario di Informatica presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, docente del corso di laurea in “Economia e Informatica per l’ impresa” e coordinatore di progetti su temi legati alla cybersecurity che coinvolgono istituzioni internazionali ed aziende.

 

Il seminario, rivolto agli ingegneri dell’ Ordine di Ascoli e agli studenti del percorso “Informatica, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity” dell’Iti, ha approfondito i temi dell’anonimato in rete, dell’uso sicuro delle Vpn e dei principali rischi cyber che oggi minacciano cittadini, aziende ed organizzazioni. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come le minacce informatiche, tra cui malware, furto di credenziali, attacchi DDoS o phishing, rappresentino un problema in continua crescita per imprese, studi professionali e istituzioni.

Un attacco informatico portato a segno può causare perdita di dati sensibili, interruzioni operative, gravi ripercussioni reputazionali e conseguenze legali.

 

Secondo l’ultimo rapporto “Cost of a Data Breach Report 2024” di Ibm, il costo medio di una violazione dei dati supera i 4 milioni di euro, con il 46% degli incidenti che coinvolge dati personali dei clienti e il 43% che ha ripercussioni sui dati relativi alla proprietà intellettuale.

«Queste problematiche – ha sottolineato il professor Fioravanti – non coinvolgono solo le grandi aziende, ma anche molte piccole e medie imprese e studi professionali, che spesso forniscono soluzioni informatiche e servizi di consulenza ad organizzazioni più grandi, permettendo quindi ai criminali di entrare da canali laterali solitamente meno presidiati».

 

L’iniziativa, che si inserisce nel ciclo di eventi aperti al pubblico dal titolo “Conversazioni sul futuro“, prevede incontri con i protagonisti della ricerca innovativa e conferma l’impegno dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri nel diffondere la cultura tecnologica e scientifica, sia tra gli ingegneri che tra la cittadinanza.

Gli studenti delle ultime classi dell’ indirizzo informatico, che hanno partecipato all’evento formativo, hanno apprezzato l’iniziativa, sia per la possibilità di poter ascoltare un seminario tenuto da un docente universitario, sia perché l’Istituto tecnico tecnologico “Fermi” è particolarmente attivo sui tematiche come Intelligenza artificiale e sicurezza informatica, al punto di aver recentemente attivato (caso probabilmente unico in Italia), un percorso di studi (articolazione) denominato “Informatica – Intelligenza artificiale e Cybersecurity”, che permette agli studenti di sperimentare in modo teorico e pratico concetti legati al deep learning e all’ethical hacking.

 

Soddisfatto anche il dirigente scolastico del Fermi, Ado Evangelisti, che sottolinea: «La collaborazione con gli ordini professionali è una novità importante nello scenario dei rapporti tra scuola e territorio, che si aggiunge alle tante connessioni già attivate dall’istituto. Diversi nostri studenti e studentesse si iscrivono a corsi di ingegneria, per cui iniziative come questa, sono importanti dal punto di vista dell’orientamento, poiché permettono loro di prendere consapevolezza della realtà di un importante Ordine, a cui in futuro si iscriveranno se decideranno di esercitare la libera professione».

 

L’iniziativa ha raccolto consenso anche da parte degli ingegneri presenti (in molti casi a loro volta ex studenti o ex docenti dell’ Istituto “Enrico Fermi”), che hanno potuto confrontarsi con i giovani studenti ed apprezzare il loro entusiasmo.

L’iniziativa, nata dalla sinergia tra l’ Ordine degli Ingegneri di Ascoli, presieduta dall’ ingegner Cristoforo Everard Weldon e la Fondazione dell’ Ordine (ente che si occupa delle attività formative), presieduta dall’ ingegner Giuseppe Brandimarti, è stata l’occasione per far conoscere anche ai giovani studenti, futuri laureati, le opportunità offerte dagli ordini professionali e le tutele per i cittadini che essi garantiscono, a partire proprio dalla possibilità di garantire la formazione di qualità ai propri iscritti, anche su tematiche fortemente innovative, grazie alla collaborazione con le università e con i centri di ricerca.

 

L’Ordine e la Fondazione degli Ingegneri di Ascoli Piceno confermano così il proprio ruolo nel promuovere competenze digitali e nel sostenere percorsi formativi strategici per la crescita del territorio, in un contesto in cui tematiche come l’intelligenza artificiale e la sicurezza informatica sono ormai una priorità imprescindibile.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X