
Un incendio a bordo di un’unità da diporto, con ustioni riportate da un membro dell’equipaggio e uno sversamento di idrocarburi in mare: è questo lo scenario ad alta complessità che, quest’oggi 1 dicembre, ha messo alla prova il personale impegnato nell’esercitazione portuale coordinata dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.
La simulazione, preannunciata nei giorni scorsi, ha testato l’efficacia delle procedure di sicurezza e la prontezza operativa delle Amministrazioni coinvolte. L’intera emergenza – attivazione del Nue 112, operazioni antincendio, evacuazione del ferito, soccorso sanitario e interventi antinquinamento – è stata gestita con tempi di risposta eccellenti, evidenziando la forte sinergia tra Guardia Costiera, Vigili del fuoco e personale del 118.
«Siamo estremamente soddisfatti dell’esito di questa esercitazione – ha dichiarato il comandante della Capitaneria di porto, capitano di fregata Giuseppe Quattrocchi -Il test ha dimostrato non solo la solidità delle procedure operative, ma anche la capacità di tutte le forze in campo di lavorare come un’unica squadra. La sicurezza in mare e in porto è una responsabilità collettiva e oggi abbiamo confermato che il nostro è un sistema robusto e reattivo».
Un ulteriore valore aggiunto è stata la partecipazione degli studenti dell’Istituto “Locatelli” di Grottammare – indirizzo navale – che hanno seguito sul campo tutte le fasi dell’esercitazione, sia dalla Sala Operativa della Capitaneria sia a bordo delle unità in mare, osservando da vicino il coordinamento e l’impiego delle risorse in emergenza.
L’esercitazione si conferma quindi non solo un banco di prova delle capacità operative, ma anche un importante momento di formazione e sensibilizzazione, riaffermando l’impegno costante della Capitaneria di porto e delle altre Amministrazioni coinvolte nella tutela della sicurezza marittima e portuale.
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