Ascoli Piceno scende di dodici posti nella classifica 2025 sulla qualità della vita stilata come ogni anno dal Sole 24 Ore. La provincia passa infatti dal 10° posto del 2024 all’attuale 22°, segnando uno dei peggiori arretramenti a livello nazionale e il più marcato nelle Marche.
Il dato emerge dall’indagine annuale pubblicata oggi, che fotografa l’andamento dei 90 indicatori distribuiti in sei aree tematiche. Per il Piceno il risultato generale resta comunque nella parte medio-alta della graduatoria, ma il passo indietro rispetto all’anno scorso è netto e riguarda diversi comparti.
Tra gli indicatori che pesano maggiormente sul bilancio complessivo spiccano alcune performance molto basse: l’assorbimento del settore residenziale, dove Ascoli risulta tre le ultime in Italia, gli indicatori dedicati a ricchezza e consumi, così come il trend degli arrivi turistici. Meglio sulla sicurezza, col Piceno quattordicesimo, e su cultura e tempo libero, dove la posizione la decima. Per quanto riguarda la qualità della vita delle donne, la provincia di Ascoli al trentesimo posto. Topfive addirittura sul fronte studi: 5° in Italia per numero di laureati (25-39 anni).
Il confronto interno alla regione mostra un quadro complessivamente stabile: Macerata su trova al 26° posto, Ancona al 30° posto, seguita da Pesaro-Urbino (31esima) e Fermo, ultima nelle Marche col suo 47esimo posto. Ascoli, nonostante il primato regionale, è quella che peggiora di più, con il passaggio da un prestigioso decimo posto nel 2024 a un più contenuto ventiduesimo nel 2025.
Il salto indietro di Ascoli Piceno arriva dopo un 2024 particolarmente positivo, chiuso nella top ten nazionale. Il risultato di quest’anno evidenzia invece le fragilità strutturali del territorio, che incidono sull’attrattività e sulla qualità dei servizi.
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