Silla a Calcinaro: «Una storia bella non cancella le criticità della sanità marchigiana»

MASSIGNANO - Il consigliere comunale interviene dopo il post dell’assessore regionale che rilanciava la testimonianza positiva di una madre sul parto all’ospedale “Murri” di Fermo
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Michele Silla

La pubblicazione di un messaggio di ringraziamento rivolto all’ospedale “Murri” di Fermo da parte di una giovane madre — rilanciato sui social dall’assessore regionale Paolo Calcinaro — ha suscitato la reazione del consigliere comunale di Massignano, Michele Silla, che ha deciso di commentare pubblicamente il post.

 

Nel testo condiviso dall’assessore, la donna racconta il proprio parto come un’esperienza di «competenza, gentilezza e umanità», sottolineando come nel reparto di Ostetricia di Fermo abbia trovato «eccellenza pura» e personale che «non si limita a svolgere il proprio lavoro». Una testimonianza positiva che, nelle intenzioni di Calcinaro, rappresenta una delle «tante storie di quotidiana cura» che spesso non vengono raccontate.

 

Ma proprio la scelta di mettere in evidenza una singola esperienza ha spinto Silla a intervenire con toni fermi.

«La testimonianza che ha condiviso è senza dubbio bella e toccante — scrive Silla rivolgendosi a Calcinaro — e nessuno mette in discussione la professionalità e l’umanità degli operatori sanitari marchigiani, che ogni giorno tengono in piedi un sistema sempre più sotto pressione. Ma una storia positiva non può diventare lo schermo dietro cui nascondere i problemi strutturali che i cittadini vivono quotidianamente».

 

Il consigliere elenca, punto per punto, le criticità più volte denunciate in Regione: liste d’attesa ancora “drammatiche”; carenza di personale e fughe non compensate; pronto soccorso al limite; mesi di attesa per esami essenziali; migrazione sanitaria in aumento; difficoltà nella programmazione.

 

«Lei è in carica da un mese — prosegue Silla — troppo poco per prendersi meriti, ma non così poco per fare chiarezza invece di ricorrere a narrazioni rassicuranti. Questa storia è vera e preziosa, ma resta un caso specifico: non rappresenta il quadro generale».

Per il consigliere, la priorità deve restare una sola: affrontare concretamente i nodi irrisolti. «Il vero rispetto per operatori e cittadini non è pubblicare storie emozionanti, ma misurare i risultati, dare risposte e abbandonare le autocelebrazioni. La sanità marchigiana è in condizioni critiche. Si rimbocchi le maniche: la delega che ricopre riguarda la salute di tutti». 


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