La ventilata ipotesi di sospensione del corso di Infermieristica ad Ascoli continua a suscitare allarme. Sulla vicenda interviene l’onorevole Pd Augusto Curti, che richiama con forza la responsabilità delle istituzioni coinvolte.

Augusto Curti
«Ipotesi di questo tipo sono inaccettabili: la formazione sanitaria pubblica è un presidio essenziale per il Piceno e per l’intera regione – spiega -. Non possiamo nemmeno immaginare di compromettere un percorso che garantisce sostenibilità formativa e risponde a un fabbisogno professionale ormai strutturale. Colpisce, peraltro, che la Regione confermi l’attivazione di 21 Ospedali di Comunità e 511 posti letto, mentre si ipotizza la cancellazione di una proposta didattica, in grado di formare gli infermieri necessari per rendere operativa proprio quella rete territoriale. Una contraddizione evidente».
Il deputato, ex sindaco di Force, passa dunque alle proposte.
«Chiedo all’Università, alla Ast e alla Regione Marche di affermare con assoluta chiarezza la volontà di assicurare piena continuità didattica, tutelare gli studenti e difendere la credibilità dell’offerta accademica del territorio – ribadisce – . Allo stesso modo, mi aspetto che l’amministrazione comunale di Ascoli voglia assumere una posizione inequivocabile e la rappresenti in Consiglio, perché il tema non riguarda un atto ordinario di gestione, ma una decisione capace di incidere per anni sulla qualità dei servizi e sulle opportunità per i giovani».
Curti conclude annunciando un’iniziativa parlamentare: «Presenterò un’interrogazione urgente al ministro competente, perché la formazione sanitaria pubblica non può essere sacrificata né ridimensionata. La Regione e il Governo devono garantire al territorio Piceno stabilità, visione e un investimento serio sul futuro».
Botta e risposta sul corso in Infermieristica: la questione approda in Consiglio
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