Si riaccende lo scontro istituzionale tra Teramo e Ascoli sulla gestione degli impianti sciistici di Monte Piselli. In un’intervista rilasciata al quotidiano abruzzese Certastampa, il presidente della Provincia di Teramo e sindaco di Valle Castellana, Camillo D’Angelo, ha lanciato una stoccata al sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, dichiarando: «Forse dovrei tornare a fare lezione anche agli ascolani».

Monte Piselli
D’Angelo ha rivendicato la sua capacità di gestire il Cotuge con risorse limitate (appena 36.000 euro), ricordando di aver ottenuto 400.000 euro per la revisione degli impianti, mentre – ha sottolineato – «Dal 2017 la gestione è interamente ascolana. Nel 2021 hanno ricevuto 12 milioni e mezzo di euro e ancora non riescono a spenderli, tanto che il senatore Guido Castelli ha revocato loro la gestione. È un segnale chiaro del fallimento del Cotuge: il loro capro espiatorio non posso essere io».
Le parole di D’Angelo riaccendono una polemica mai sopita con Fioravanti, che nei mesi scorsi aveva difeso la posizione di Ascoli sulla gestione di Monte Piselli. Ora il confronto si sposta sul piano politico e operativo, in attesa dell’assemblea pubblica che si terrà il 18 dicembre nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani che già dal nome dice tutto: “Liberiamo Monte Piselli”.
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