Noleggio occasionale in mare, Cna chiede tutele per le imprese regolari

ASCOLI - La responsabile di Cna Nautica Irene Cicchiello: «È necessaria una revisione che ristabilisca un equilibrio corretto nel mercato, mettendo un freno a una liberalizzazione che mette a repentaglio professionalità e sicurezza a scapito della clientela».
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Irene Cicchiello

In linea con le priorità indicate a livello nazionale da Cna Nautica all’ottava commissione del Senato in merito al Ddl sulla valorizzazione della risorsa mare, anche la Cna di Ascoli Piceno pone l’accento sulle criticità che ad oggi affliggono il noleggio professionale nel confronto evidentemente impari con il noleggio occasionale e la sua disciplina.

 

Nato per favorire il diportismo, grazie a una regolamentazione estremamente favorevole ad oggi il noleggio occasionale si è di fatto sovrapposto all’attività professionale portata avanti sul territorio dalle piccole imprese di San Benedetto, generando concorrenza sleale e mettendo a rischio la sicurezza della clientela. A fronte di un servizio tutt’altro che qualificato, i proprietari di imbarcazioni possono proporre a famiglie e cittadini delle tariffe neppure lontanamente sostenibili per le aziende regolari, arrivando così a frantumare gli equilibri del mercato del settore.

 

Mentre gli imprenditori devono sostenere i costi relativi al servizio, al personale, alla promozione, alla manutenzione e alla pulizia, con regole e vincoli chiari da rispettare, il noleggiatore occasionale ha la facoltà di gestire un’impresa di locazione sostanzialmente a costo zero e senza un prezziario di riferimento, mettendo il cliente di fronte a una proposta economicamente irrinunciabile.

 

«Il noleggio occasionale deve tornare ad essere un’attività marginale, non una forma mascherata di noleggio professionale – dichiara Irene Cicchiello, responsabile Cna Nautica Ascoli Piceno – Le imprese regolari sostengono costi, hanno responsabilità molto più elevate e negli ultimi anni hanno assistito a un calo costante di richieste. È necessaria una revisione che ristabilisca un equilibrio corretto nel mercato, mettendo un freno a una liberalizzazione che mette a repentaglio professionalità e sicurezza a scapito della clientela».


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