
Una manifestazione organizzata dall’Usb picena davanti all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli
«Una situazione di crescente difficoltà all’interno della sanità pubblica del Piceno. Le problematiche legate alla carenza di personale e all’organizzazione dei servizi restano in gran parte irrisolte, con ricadute evidenti sia sui lavoratori sia sulla qualità dell’assistenza». E’ quanto ribadiscono l’Usb Ascoli e i delegati Rsu del sindacato, entrando nel merito delle problematiche rilevate.
«Un caso emblematico – si legge nella nota sindacale – riguarda l’Osco. Nel Piao 2025 (Piano integrato di attività e organizzazione) sono stati stanziati oltre 700.000 euro, risorse vincolate all’assunzione di 9 infermieri e 6 oss. Nonostante ciò, ad oggi non risultano assunzioni effettuate, lasciando i reparti in una condizione di continua difficoltà operativa.
Permangono inoltre forti criticità in diverse unità operative, tra cui Chirurgia, Nefrologia e Patologia Neonatale, che spesso lavorano con organici ridotti e turni non adeguati ai carichi assistenziali reali.
La carenza di oss, in particolare nei turni notturni del Dipartimento Medico, comporta un sovraccarico di responsabilità sugli infermieri e costringe talvolta le famiglie a ricorrere ad assistenza privata».
Usb evidenzia anche il mancato confronto con la Regione sulla gestione degli idonei concorsuali della Sanità Marche, risorsa fondamentale per colmare carenze strutturali.
A questo si aggiungono preoccupazioni legate al futuro del corso di laurea in Infermieristica del polo ascolano, presidio formativo strategico per il territorio.
«Le misure finora prospettate dalla direzione, come la conversione di alcuni posti amministrativi in profili sanitari – aggiunge l’Usb – rappresentano un primo segnale ma risultano insufficienti rispetto ai fabbisogni reali. L’Ast picena necessita di almeno 21 infermieri e 14 oss con assunzioni a tempo indeterminato, oltre a una pianificazione più adeguata nel Piano del Fabbisogno del Personale 2026–2028.
Ribadiamo pertanto la necessità di passare dagli annunci agli atti concreti, avviando subito le procedure di assunzione e aprendo un confronto strutturato sul futuro della sanità pubblica nel Piceno, nell’interesse dei lavoratori, dei cittadini e della tenuta complessiva dei servizi».
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