di Salvatore Mastropietro
Dopo aver ritrovato il successo interno lunedì 8 dicembre contro il Forlì, all’Ascoli non riesce lo stesso in trasferta. Come da attese della vigilia, in casa del Guidonia Montecelio va in scena una partita molto dura, intensa e in cui non c’è spazio per moltissime occasioni. I padroni di casa chiudono bene gli spazi e non lasciano al Picchio il solito fraseggio, soprattutto nel primo tempo con i bianconeri schierato in campo con un 4-2-3-1 (o 4-3-2-1) infarcito di centrocampisti.
Sospinti dai quasi 600 arrivati al “Città dell’Aria” va decisamente meglio alla squadra di Tomei nella ripresa, quando passa a un offensivo 4-4-2 che tiene a dura prova la rocciosa difesa casalinga. La spinta finale non sortisce gli effetti sperati. C’è rammarico per non aver raggiunto i tre punti, ma nell’economia del match è comunque un pareggio abbastanza giusto, che mantiene l’Ascoli a +7 dal quarto posto, ma rischia di allontanare ulteriormente la squadra dalle prime due posizioni.
LE PREMESSE – Tomei sorprende un po’ tutti nelle scelte di formazione con un 4-2-3-1 che può diventare anche un 4-3-1-2. Al fianco di Damiani c’è Corradini con Milanese libero di allargarsi sulla destra. Ndoj sulla trequarti viene preferito a Rizzo Pinna con D’Uffizi e Gori a completare l’undici. Nel Guidonia Montecelio mister Ginestra conferma il solito 3-5-2. Capitan Cristini guida la difesa, Spavone e Zuppel la coppia offensiva.
LA CRONACA – Dopo 60 secondi il primo tiro è del Guidonia con Tessiore che conclude a lato non di molto dopo una respinta della difesa bianconera. Variano molto in fase iniziale le posizioni dei bianconeri sulla trequarti, ma inizialmente è principalmente Ndoj ad agire sulla destra con Milanese al centro. Sempre Tessiore dal limite dell’area ci riprova al minuto 8, senza riuscire a tenere bassa la sua traiettoria. Problema muscolare per Curado al 14, costretto al cambio: al suo posto scelto Menna, alla terza apparizione stagionale. Guiebre al 19′ stende Tessiore con una trattenuta da dietro e diventa il primo ammonito del match. Il primo vero tentativo dell’Ascoli, piuttosto velleitario, è con una imprecisa punizione dai trenta metri battuta da Ndoj. Risponde Spavone, dall’altro lato, con una conclusione rasoterra che trova pronto Vitale in presa bassa. Sui piazzati a favore il Guidonia riesce sempre a creare qualche situazione interessante: al 33′ Spavone si libera di Gori con un dribbling secco e calcia, trovando la respinta di testa di Rizzo. Padroni di casa ancora pericolosi al 35′ con un tiro-cross di Stefanelli, sventato con un bell’intervento a mano aperta da Vitale. Al 40′ rischia l’autorete Corradini con un intervento al centro dell’area su cross basso di Spavone: blocca Vitale. Si fa vedere il Picchio al minuto 41 con Gori, che va via sulla destra e scarica a rimorchio per Ndoj, il cui tentativo viene deviato in corner dalla retroguardia laziale da pochi passi. Allo scadere dei due minuti concessi dall’arbitro Ursini l’Ascoli crea la prima vera azione manovrata, ma D’Uffizi in area non riesce a concludere in modo preciso.
Pronti, via e all’avvio del secondo tempo l’Ascoli ha subito una potenziale interessante occasione sprecata da Gori, che calcia debolmente dalla lunga distanza anziché servire i compagni meglio serviti. Al 53′ ammonito Santoro per una trattenuta ai danni di D’Uffizi. Lo stesso D’Uffizi prova a mettersi in proprio al 55′ con un tiro dai venticinque metri: palla alta. Al 58′ il Guidonia si gioca la prima card al “Football Video Support” per un presunto intervento su Zuppel, ma il direttore di gara conferma la sua iniziale decisione e fa riprendere il gioco. Prime mosse per l’Ascoli al 63′: Rizzo Pinna e Chakir prendono il posto di Ndoj e Milanese. Passa a un 4-4-2 piuttosto sbilanciato il tecnico bianconero. Il nuovo assetto produce subito un contropiede pericoloso che porta alla conclusione Guiebre, murato in angolo. Si accendono gli animi al 70′: l’Ascoli gioca con un uomo avversario a terra, quando Damiani rallenta per mettere il pallone in out viene steso da Stefanelli. Giallo per il centrocampista laziale e anche per Rizzo nel parapiglia generatosi. La panchina di casa si gioca una revisione al monitor nella circostanza per un presunto rosso, che porta soltanto all’ulteriore ammonizione per il neo entrato Chakir. Nel finale alza il baricentro la squadra di Tomei alla ricerca del gol del vantaggio. Ascoli pericoloso all’87’ sugli sviluppi di un corner: sponda di Rizzo, Stellato respinge di pugno in modo non perfetto ma viene salvato da un salvataggio quasi sulla linea di un difensore laziale. Per il rush finale Tomei manda in campo anche Silipo al posto di D’Uffizi. Nel secondo dei nove minuti di recuperi concessi dalla quaterna arbitrale Stellato respinge di pugno un colpo di testa ben indirizzato di Rizzo Pinna.
GUIDONIA MONTECELIO – ASCOLI 0-0
GUIDONIA MONTECELIO (3-5-2): Stellato; Vitturini, Cristini, Esempio; Zappella, Tascone (32’st Mastrantonio), Santoro, Tessiore (43’st Franchini), Stefanelli (43’st Errico); Spavone (28’st Sannipoli), Zuppel. A disposizione: Mazzi, Toma, Marchioro, Calzone, Falleni, Russo. Allenatore: Ginestra
ASCOLI (4-2-3-1): Vitale; Alagna (15’pt Menna), Curado, Rizzo, Guiebre; Corradini, Damiani; Milanese (18’st Rizzo Pinna), Ndoj (18’st Chakir), D’Uffizi (44’st Silipo); Gori. A disposizione: Brzan, Barosi, Pagliai, Silipo, Corazza, Bando, Cozzoli, Palazzino, Zagari. Allenatore: Tomei
Arbitro: Ursini di Pescara (assistenti Capriolo e Sbardella, quarto ufficiale Di Francesco, operatore Fvs Petrov)
Reti: –
Note: spettatori 1.960 (di cui 592 ospiti) per un incasso 21.215,00 euro. Ammoniti Guiebre (A), Santoro (G), Stefanelli (G), Rizzo (A), Zuppel (G), Esempio (G). Recuperi 2’pt; 9’st
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