
Gli ospedali di San Benedetto e Ascoli
Nuove assunzioni per case e ospedali di comunità e la conversione di posti da personale amministrativo a sanitario: sono queste le principali novità contenute nel Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) adottato dall’Ast di Ascoli Piceno con determina del direttore generale Antonello Maraldo.
Il provvedimento, approvato l’11 dicembre e già trasmesso alla Regione Marche, recepisce le indicazioni del Decreto ministeriale 77/2022 sul potenziamento dei servizi sanitari territoriali e aggiorna il Piano occupazionale 2025, introducendo cambiamenti significativi nell’organizzazione del personale.

Antonello Maraldo
La prima parte del Piao riguarda le assunzioni legate allo sviluppo delle strutture territoriali, in particolare case e ospedali di comunità, che saranno attivate nel corso del 2026, in parallelo alla realizzazione delle nuove sedi sanitarie. La seconda parte del piano diventa invece operativa già con l’approvazione regionale e interviene sulla distribuzione delle figure professionali, rispondendo alle criticità segnalate dalle organizzazioni sindacali in merito alla presunta carenza di personale sanitario.
Nel dettaglio, l’Ast ha avviato una revisione complessiva dei fabbisogni professionali: dei 40 posti vacanti inizialmente previsti per il personale amministrativo, la metà è stata convertita in posti per personale sanitario, nello specifico 12 infermieri e 8 operatori sociosanitari.
Assunzioni che potranno essere effettuate già nelle prime settimane del 2026, compatibilmente con il tetto di spesa per il personale e attingendo a una graduatoria in scadenza a febbraio, senza ricorrere a personale interinale.
Ulteriori interventi riguardano la riclassificazione di 15 operatori sociosanitari che, in pianta organica risultano con questa qualifica professionale, ma esonerati per vari motivi e adibiti ad altre mansioni, sottraendo così risorse fondamentali ai reparti.
Un problema che, oltre un anno fa, era stato sollevato dai sindacalisti, in particolare dal Nursind(leggi l’articolo): «Il risultato è che la pianta organica degli oss, sulla carta, è satura. Ma in realtà è carente di 20 persone. Se l’amministrazione non provvede ad un cambio di profilo, non è possibile la sostituzione. Ecco il motivo alla base di quelli che abbiamo chiamato “oss trottola”, costretti a passare da un reparto all’altro nello stesso turno di lavoro».
A tal proposito, Maraldo spiega: «Per cinque di loro è già stata accertata la non idoneità permanente allo svolgimento di attività assistenziali e si procederà quindi alla ricollocazione in mansioni compatibili con le limitazioni riscontrate. Gli altri dieci sono stati sottoposti a nuova valutazione da parte del medico competente, con l’obiettivo di recuperare ulteriori risorse professionali».
«Il tema della carenza di personale va affrontato in modo oggettivo – sottolinea il direttore generale Antonello Maraldo – I dati dimostrano che l’Ast di Ascoli rispetta e, con le nuove assunzioni, supera gli standard nazionali previsti per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Abbiamo scelto di investire sui profili in cui l’offerta assistenziale è più vicina al paziente. Anche per il personale medico sono previsti potenziamenti mirati».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati