Il film ascolano “La voce e il volto” conquista il festival del cinema di Palermo

“La voce e il volto”: il premio a scuola

di Filippo Ferretti

Il film ascolano “La Voce e il Volto” ha trionfato al festival del cinema di Palermo e il riconoscimento è entrato in classe, al Liceo Artistico “Osvaldo Licini”, dove numerosi studenti hanno partecipato alle riprese, molte delle quali girate proprio nella scuola ascolana.

“La voce e il volto”: il premio

La pellicola, diretta da Gabriele Ogiva, ambientata in vari luoghi del territorio e interpretata da tanti professionisti locali, ha conquistato il festival “Paladino d’Oro”, che ogni anno premia documentari e film attinenti a temi sportivi e culturali, imponendosi nella sezione “School Awards”. La statuetta è stato portata al Liceo Artistico “Osvaldo Licini” dal regista e dall’attrice Iole Mazzone, presso l’aula della classe quarta Grafica, alla presenza del vicepreside Maurizio Calenti e del presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono.

“La voce e il volto”: la classe

Il film, che affronta il delicato tema del bullismo negli anni dello sciame sismico del 2016, vede affidare un ruolo significativo a quattro alunne, che nella storia interpretano lo scomodo ruolo di coloro che perseguitano il personaggio protagonista: Cristal Rossi, Asia Tranquilli, Cecilia Mazzocchi e Melania Troilo.

“La voce e il volto”: il premio in classe

«La nostra scuola vanta da sempre grande rispetto umano, laddove la diversità rappresenta un potenziale in più» ha detto Calenti, sottolineando la felice partecipazione dei suoi studenti al progetto. «Questo film l’ho vissuto sulla mia pelle, mi appartiene, avendo subito il bullismo e vissuto il periodo del terremoto» ha affermato Iole Mazzone, certa che ogni arte a partire dal cinema abbia il compito di avvicinare e di sensibilizzare.

“La voce e il volto”: il premio in classe

«Il film ha avuto una bellissima accoglienza a Palermo e ha vinto nella sezione “School Awards”, importante perché è stato votato della giuria e da 300 student» ha confessato il regista Gabriele Ogiva, che ad ogni presentazione della pellicola si fa portatore dell’impegno dei genitori del ragazzo di Senigallia Leonardo Calcina, che si è tolto la vita perché stanco del bullismo subito, a favore di una proposta di legge intitolata al 15enne.