“Piano antenne”, il Comune di Castorano spiega il percorso seguito

L'AMMINISTRAZIONE, anche per rispondere alle critiche avanzate dal gruppo di opposizione "Progressisti per Castorano", chiarisce: «Aree individuate in base a criteri ambientali, demografici e nel rispetto delle competenze normative»
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Il Comune di Castorano illustra il percorso amministrativo e le valutazioni che hanno portato alle scelte contenute nel “Piano Antenne”, approvato dal Consiglio dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto nell’ottobre 2022.

 

La sindaca di castorano, Rossana Cicconi

«Il Piano (che ha tuttavia incontrato le critiche del gruppo di opposizione “Progressisti per Castorano”, ndr), prevede un regolamento condiviso e una mappatura specifica per ciascun Comune aderente.

In applicazione di questo strumento – si legge nella nota dell’Ente guidato dalla sindaca Rossana Cicconi – l’Amministrazione comunale di Castorano ha individuato alcune aree destinate a eventuali nuove installazioni. Le zone selezionate rispondono a criteri di minore impatto possibile sotto il profilo ambientale e demografico, con particolare attenzione alla tutela della popolazione, alla salubrità e alla salvaguardia del territorio. Le decisioni sono state assunte solo dopo un’analisi approfondita delle diverse opzioni e degli scenari che potevano delinearsi».

 

Nel definire il proprio operato, il Comune richiama anche il contesto normativo di riferimento: «L’Unione Europea sostiene la diffusione della banda larga attraverso finanziamenti alle compagnie telefoniche, mentre la giurisprudenza attribuisce ai Comuni il compito di regolamentare le installazioni sul territorio, senza però poterle impedire in presenza di pareri favorevoli da parte degli enti sovra comunali competenti. In questo quadro, il soggetto che realizza le infrastrutture è la società Inwit e non l’Amministrazione comunale».

 

Un ulteriore elemento valutato riguarda «il rischio di contenziosi amministrativi e giudiziari, che potrebbero comportare tempi lunghi e costi rilevanti per l’ente e, di conseguenza, per i cittadini. Un’eventualità che l’Amministrazione ha tenuto in considerazione nelle proprie scelte.

Dal punto di vista politico-amministrativo, il Comune ribadisce infine l’orientamento secondo cui infrastrutture considerate primarie dovrebbero essere collocate su suolo pubblico, garantendo al tempo stesso il coinvolgimento degli enti competenti per le verifiche e i controlli sulle emissioni, a tutela della salute pubblica».


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