Elezioni, il centrosinistra chiama la cittadinanza: per il candidato sindaco ipotesi Canducci o Fede

SAN BENEDETTO - Domenica incontro pubblico organizzato da tutti i partiti dell'area. Anche a destra per ora non ci sono novità, mentre nell'area "civica" di centro si fanno le ipotesi di D'Andrea, Mozzoni o un ritorno di Spazzafumo
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Città di San Benedetto, sala consiliare

Dicembre è il mese del posizionamento: i giochi per le candidature a sindaco e le coalizioni, più o meno ampie, si faranno a gennaio, con aggiustamenti eventuali a febbraio e marzo. La politica sambenedettese, dopo la grande eccitazione estiva e autunnale, vive un momento di stallo: si lavora senza esporsi troppo, si valutano nomi o accordi, si tengono le truppe pronte ma nessuno abbandona le trincee, vere o presunte che siano.

 

Il centrodestra resta in attesa: Fratelli d’Italia è il partito di maggioranza relativa e gioca su due nomi che sono espressione anche delle due correnti interne. Da una parte Andrea Traini, consigliere comunale uscente ed ex assessore al Bilancio nel mandato Piunti (2016-2021), dall’altra Gianni Balloni, volto storico e in passato capogruppo comunale dei meloniani. Gli equilibri politici comunali devono però trovare anche equilibri sovracomunali: e con Fioravanti di Fdi primo cittadino di Ascoli, non è detto che arrivi una candidatura dallo stesso partito. L’incontro che si è svolto nei giorni scorsi, infatti, non è arrivato a scremare le ipotesi: Pasqualino Piunti non si tirerebbe indietro per prendersi la rivincita della cocente sconfitta al ballottaggio 2021. Adesso è nella Lega che potrebbe proporlo ma le fratture con Forza Italia hanno bisogno di tempo per essere lenite. E la stessa Forza Italia, che è tornata nel centrodestra dopo l’appoggio-lampo a Spazzafumo, ha bisogno di un po’ di purgatorio per poter ridare le carte agli alleati

 

Le ipotesi di un papa straniero restano aperte, ma al momento sono ipotesi senza concretezza. Dopo i panettoni, bisognerà però arrivare ad una sintesi altrimenti c’è il rischio di riproporre, a parti inverse, lo scenario che fu del centrosinistra nel 2021: candidati plurimi e sconfitta. Sandro Donati, presidente della Banca del Piceno, è un nome di rilievo con un passato però di militanza in partiti avversi al centrodestra che fu di Berlusconi; Domenico Pellei, del Centro Civico Popolare, è sul piatto, ma da destra sono arrivati diversi pollici versi (anche lui, come Donati, rappresenta un centro cattolico con lo sguardo, in passato, rivolto a sinistra). In movimento anche Luigi Anelli, architetto, residente in via Lombroso e attivo per quella causa.

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante ‎il seguente testo "‎MANIFESTO PER SAN SANBENEDETTO PROGETTIAMO INSIEME LA CITTÀ DEL FUTURO La cittadinanza è invitata a discutere proposte per un nuovo modello di città. DOMENICA 21 1DICEMBRE ORE1 HOTEL PROGRESSO VIALE TRIESTE, 40 SAN BENEDETTO DEL TRONTO Mecnen Sinistra Verd PD Fr-tioDeneraics Fartío Nesocratioo MOVIMENTO 食賣食貴會 2050 S VERO NESTGN Perting iEanO Socialat PSI ΘΗΥΒΟΙ NDAZION لة COMLONS dipende cл ANOI aa PSMARCHE‎"‎A sinistra la situazione si presta a diverse interpretazioni. Domenica alle ore 10 tutti i partiti dell’area (esclusa la civica di Nos di Primavera e il gruppo in via di formazione San Benedetto Partecipa, chissà perché) hanno invitato i cittadini a un incontro all’Hotel Progresso, per esporre i temi importanti per la città. Il partito che dovrebbe essere guida, il Pd, sembra incapace di giungere a un nome condiviso tra i propri militanti: così oltre Paolo Canducci di Avs, il nome che sembra farsi spazio è quello dell’onorevole Giorgio Fede del M5S. Ha ancora un anno a Roma (salvo conferme) ma se la coalizione denominata “campo largo” convergesse in maniera unitaria su di lui, non si tirerebbe indietro. Lo stesso, ovviamente, vale per Canducci.

 

I civici di centrosinistra, nel caso in cui vengano esclusi a prescindere, potrebbero decidere anche di agire come guastafeste e candidare o Luciana Barlocci, consigliera uscente, o Francesca Pulcini, presidente regionale di Legambiente.

 

Ma ci potrebbero essere anche soluzioni al momento imprevedibili: l’ex sindaco Antonio Spazzafumo, specie se osservasse una situazione di frammentazione sia a destra che a sinistra, potrebbe riprovarci e tentare il colpo come avvenne nel 2021, seppur depurato dagli alleati poi persi per strada (ogni riferimento a San Benedetto Viva e Centro Civico Popolare non è casuale). Resta possibile anche la strada che porta a una congiunzione tra centro e centrosinistra, sul nome di Maria Elisa D’Andrea, notaio, moglie del presidente della Samb Vittorio Massi. Insomma, il “modello Ciip” con pezzi di Pd, centro e magari di centrodestra pronti a rivolgersi all’esponente della Fondazione Sambenedettese.

 

Tra i nomi che circolano, anche quello di Nicola Mozzoni, presidente dell’Assoalbergatori, un volto al di fuori della politica ma che ha dalla sua una forte dose di “sambenedettesità”. Quella che molti eventuali candidati cercheranno di manifestare in una contesa dove, più che la politica, conterà mostrare la propria indipendenza rispetto ai manovratori esterni.


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