
La fascia celebrativa, patch e calzettoni rossi indossati per Ascoli-Spal dello scorso anno, nel trentennale della scomparsa del Presidentissimo (foto Ascoli Calcio)
di Salvatore Mastropietro
Ascoli-Campobasso, in programma domenica 21 dicembre alle 12:30 al “Del Duca”, non sarà soltanto l’ultimo impegno del 2025 per il Picchio, ma anche una giornata dal forte valore simbolico. A 31 anni esatti dalla morte di Costantino Rozzi, scomparso prematuramente il 18 dicembre del 1994, come da tradizione e compatibilmente con le indicazioni della quaterna arbitrale, i bianconeri dovrebbero scendere in campo con i calzettoni rossi per onorare il “Presidentissimo”, figura eterna nella storia dell’Ascoli Calcio. Un motivo in più per chiudere al meglio un anno solare a due volti e un girone d’andata comunque positivo, consolidato dal terzo posto in classifica dopo lo 0-0 maturato sul campo del Guidonia Montecelio.

Giovanni Corradini (foto Pierluigi Giorgi)
A presentare la sfida contro i molisani è stato Giovanni Corradini, intervenuto in conferenza stampa dal Picchio Village, che ha fatto un cenno proprio sull’ambiente che si respirerà al “Del Duca” e sull’anniversario della scomparsa di Rozzi: un pensiero al “Del Duca” e al ricordo di Rozzi: «I nostri tifosi sono magnifici, in casa e fuori. Giocare al Del Duca è diverso, respiri davvero calcio. Sono sempre con noi e c’è solo da dirgli grazie. Per Costantino Rozzi faremo di tutto per ricordare questa giornata nel modo migliore».
Sollecitato sul dibattito che accompagna spesso l’Ascoli di Tomei, diviso tra qualità del gioco e ricerca del risultato, il centrocampista bianconero ha ribadito la piena convinzione nel percorso intrapreso: «Secondo me giochiamo un bel calcio, è tutto costruito insieme con le idee del mister che noi appoggiamo pienamente. Il cinismo, facendo questo tipo di calcio, viene da sé, perché lavoriamo ogni giorno per questo. Ci sono tantissimi vantaggi che poi ti portano al gol: questa è la strada giusta su cui lavorare».
Uno sguardo inevitabile anche alla classifica e alle dirette concorrenti, con Ravenna e Arezzo che nell’ultimo turno hanno rallentato. Corradini, però, mantiene una linea chiara: «La Serie C è un campionato difficile, le partite non sono mai scontate. Ci possono essere passi falsi e pareggi, non si possono vincere tutte le gare. Noi lavoriamo ogni giorno per provare a vincerle tutte e speriamo che chi ci sta sopra possa avere un calo».
Tornando al recente pareggio di Guidonia, il centrocampista ha analizzato così la gara: «Nel primo tempo loro venivano fortissimo uomo su uomo e ci sono state delle difficoltà nel mettere i nostri principi. Però anche nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima partita. Nel secondo abbiamo preso le misure, avuto il dominio sotto tutti i punti di vista, ma non siamo riusciti a buttare la palla dentro. Sono state due partite diverse, ma secondo me è stata una grande prova».
In vista del Campobasso, Corradini ha sottolineato l’approccio settimanale della squadra: «Ogni settimana mettiamo sempre qualcosa di nuovo per imparare di più e mettere in atto le richieste del mister. Stiamo lavorando giorno per giorno su quello che ci chiede e daremo il meglio». A Guidonia, anche a livello tattico, non sono mancate novità: «Personalmente mi sono trovato bene. Sono cose provate in allenamento, quindi non c’è stata difficoltà: alla fine rispettiamo sempre i principi».
Dal punto di vista personale, il centrocampista ha raccontato il proprio percorso di crescita: «All’inizio ero un po’ indietro rispetto agli altri, anche per un problema fisico, ma adesso mi sento bene al 100% e voglio dare una grande mano alla squadra e ai miei compagni».
Sul Campobasso, Corradini ha risposto: «È una squadra solida, con un grande attacco e giocatori importanti davanti. Ma noi dobbiamo lavorare su noi stessi: se lo facciamo come abbiamo fatto finora, avremo grandi chance di vincere. È l’ultima partita del 2025, Ravenna riposa, l’Arezzo ha un impegno difficile: sarebbe importante fare bottino pieno e poi guardare la classifica con calma».
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