Emergenza, formazione e sostegno personale: sono state queste – e continueranno a esserlo – le pietre angolari dell’azione della Croce Rossa Italiana – Comitato di Ascoli Piceno in un 2025 nel quale i bisogni del territorio si sono fatti sentire con forza, chiamando ancora una volta in causa i 259 volontari dell’organizzazione guidata da Loredana Borraccini.
In una società che ha bisogno di ripartire dalle persone, dal rafforzamento del welfare e dalla diffusione di una cultura dell’aiuto, il ruolo svolto dalla CRI assume un valore fondamentale: quello di sostegno alle fragilità e all’emarginazione, rappresentando un punto di riferimento costante per i cittadini, spesso disorientati nel rapporto con le istituzioni.
I dati relativi ai dodici mesi appena trascorsi non sono semplici numeri, ma offrono una fotografia concreta dell’ampio spettro di necessità che il Piceno manifesta ogni giorno. Numeri che chiamano in causa la politica, le associazioni, il terzo settore e il mondo del lavoro, ponendo l’accento sulla necessità di elaborare insieme un modello di comunità in evoluzione, capace di rispondere in modo efficace e aderente ai bisogni reali.

La Croce Rossa in servizio in Piazza del Popolo ad Ascoli, la notte di Capodanno del 2024
In questo contesto, la Croce Rossa non può e non deve essere lasciata sola. A dirlo sono le 120 manifestazioni e le 96 partite presidiate, così come gli innumerevoli trasporti effettuati: 196 trasporti privati, 640 per persone con disabilità, 2.800 trasporti programmati con l’Ast, e 2.166 interventi di emergenza.
Accanto all’attività sanitaria e di emergenza, resta centrale l’impegno nella formazione, con 30 corsi rivolti all’esterno e 17 interni, e nel sostegno sociale, attraverso l’accoglienza di 50 persone impegnate in attività alternative alla detenzione, l’assistenza a 50 richiedenti nell’utilizzo dello Spid, e la donazione di vestiario e beni per l’igiene personale a 50 persone in difficoltà. Dieci, infine, le persone supportate per problematiche economiche.
Un impegno che si misura anche in termini di presenza sul territorio: centinaia di migliaia di chilometri percorsi dai mezzi della Cri per rispondere alle richieste di aiuto. Un lavoro silenzioso e continuo, che si traduce in aiuto concreto e sacrificio quotidiano, svolto senza chiedere nulla in cambio, ma con l’unico obiettivo di essere accanto alla comunità nei momenti di maggiore bisogno.
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