Disposta l’autopsia per fare chiarezza sulle cause della morte della neonata scomparsa a soli 40 giorni. L’esame medico legale si svolgerà domani mattina dopo il conferimento dell’incarico (fissato per le 9,30), all’obitorio dell’ospedale di Civitanova (Macerata). La piccola si è spenta la notte tra martedì e mercoledì, nonostante il tentativo dei medici dell’ospedale di Civitanova di rianimarla. La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo per arrivare ad accertare le cause della morte della neonata. Non sono ancora chiare infatti le ragioni che hanno determinato l’arresto cardiaco nella bimba di appena 40 giorni, quartogenita di una famiglia pachistana residente all’Hotel House di Porto Recanati. La neonata era disidratata quando è arrivata, in condizioni critiche, al Pronto Soccorso attorno alle 23 di martedì. I medici all’inizio erano riusciti a rianimarla, ma poi un nuovo arresto cardiaco le è stato fatale prima del trasporto al Salesi. La piccina da un paio di giorni non riusciva a nutrirsi correttamente a causa di una candidosi del cavo orale, aveva vomito e per questo era profondamente disidratata. Una pediatra l’aveva visitata un paio di giorni prima e aveva prescritto ai genitori una terapia.
Tra gli aspetti da chiarire ci sarà anche quello se i problemi che aveva la bambina quando è stata portata dal medico siano connessi con la morte e se i genitori abbiano seguito le cure indicate dal medico. Il pm Enrico Riccioni, che sta coordinando le indagini dei carabinieri della Compagnia di Civitanova, come atto dovuto per partecipare all’autopsia ha iscritto nel registro degli indagati i genitori della bambina e la pediatra. L’iscrizione non comporta che vi siano responsabilità accertate a carico degli indagati ma serve solamente a consentire agli indagati di nominare un proprio consulente. Inoltre al momento non ci sono elementi che mettano in dubbio le cure prestate alla piccola dai genitori nè l’operato del medico. Resta comunque che solo l’autopsia potrà dare risposte concrete.
(l. b.)
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