Il terremoto fa scoprire
le antiche grotte tombate

MALTIGNANO - Il sindaco Armando Falcioni: «Il Comune ha recentemente richiesto un finanziamento speciale per ulteriori indagini al fine di effettuare un monitoraggio di queste cavità che al momento limiterebbero i progetti per la ricostruzione di buona parte degli edifici del centro storico»
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Una veduta aerea di Maltignano

Nel dramma del terremoto anche un’incredibile scoperta: il centro storico di Maltignano è “seduto” non sulla roccia o la terra, ma su una serie di cavità e di falde acquifere. E’ quello che è emerso dalle indagini microsismiche di terzo livello commissionate al fine di valutare la risposta dell’intero territorio comunale alle sollecitazioni sismiche. Degli esiti dello studio ne ha preso atto anche il Consiglio comunale nell’ultima seduta. Non si tratta di una questione secondaria visto che la scoperta rischia di complicare il percorso della ricostruzione. «Il lavoro – spiega il sindaco Armand Falcioni – è stato particolarmente seguito dalla Amministrazione comunale anche per spiegare il motivo dei tanti danni riportati nel territorio comunale, tanto da far risultare Maltignano il Comune più colpito della provincia di Ascoli a ovest di Acqusanta dopo il sisma del 26 Agosto 2016, in proporzione a territorio e popolazione, nonostante la relativa distanza dai vari epicentri. Nel lavoro si evidenzia che la criticità maggiore rimane nel centro storico per la presenza di cavità e vene di acqua sotterranee. La perimetrazione è stata fatta in accordo con questa amministrazione  e sulla base di testimonianze e rimembranze storiche, nonché di una recente indagine georadar, che conferma l’esistenza di cavità e cunicoli nel sottosuolo del centro storico. Alcune di esse sarebbero anche invase dalle acque per una probabile falda sospesa. Per questo motivo – conclude Falcioni – il Comune di Maltignano ha recentemente richiesto un finanziamento speciale per ulteriori indagini al fine di effettuare un monitoraggio di queste grotte tombate che al momento limiterebbero i progetti per la ricostruzione di buona parte degli edifici del centro storico».

rp


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