L’Eremo di San Giorgio
La brutta vicenda dell’Eremo di San Giorgio finisce sulle pagine della storica rivista “Art e Dossier”. Evidentemente il caso del monumento ascolano che rischia la demolizione sta attirando, seppure lentamente, anche l’attenzione nazionale.
Le immagini parlano da sole (foto Vagnoni)
Il mensile diretto da Philippe Daverio dedica un bel servizio all’annosa situazione dell’edificio situato nei boschi di Monte di Rosara, in una natura spettacolare. A firmarlo, per la rubrica “La pagina nera”, è una penna altisonante come quella di Fabio Isman, giornalista da sempre impegnato sul fronte dell’arte e della cultura, collaudato collaboratore anche de “Il Messaggero”.
“Se l’eremo è collabente non ci si fa più niente” è il titolo del pezzo in cui si ripercorrono storia e vicissitudini dell’Eremo di San Giorgio, da qualche mese dichiarato appunto “collabente“, cioè non più agibile, fatiscente, a rischio crollo, inutilizzabile. In pratica, il prodromo di una possibile demolizione (anche se, in realtà a distruggerlo ci sta pensando “autonomamente” il degrado), con buona pace di chi lo considera una tesoro inestimabile.
Lu. Ca.
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