Angelo Tuccini con la moglie Cinzia e le figlie Marica e Rachele Maria
di Maria Nerina Galiè
In barba al terremoto, a dispetto dei paletti della burocrazia e pure del freddo pungente che, accompagnato dalla pioggerella, ha provato senza successo a rovinare l’inaugurazione, “La bottega della cuccagna”, storico negozio di prodotti tipici ha riaperto a Montemonaco sabato 13 aprile. Il locale non è quello dove Angelo Tuccini, Angelò per gli amici, lavorava dal 1999 e reso inagibile dal sisma. Ma uno poco distante e che come il primo guarda sulla piazza, pronto a dare il benvenuto a tutti coloro che arrivano nel bel borgo montano. Stavolta Angelo e la moglie Cinzia Marziali non hanno dovuto dire grazie ai finanziamenti pubblici per la delocalizzazione e non c’è stato il taglio del nastro con le autorità in prima fila a sottolinearlo. Ha però voluto esserci Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola dove Angelò ha un altro punto vendita, e c’erano tantissime altre persone a brindare con il vulcanico imprenditore e sostenere le sue goliardate. E’ sua l’idea di ribattezzare il pregiato formaggio tombarolo in “trombarolo” e di fondare la simpatica Aidico, associazione italiana per la diffusione del colesterolo. Ciò nonostante, quando ha spacchettato una bara, vera, e l’ha appoggiata accanto alla vetrina qualche occhio sbigottito si è visto. Tuccini poi vi ha attaccato un foglio dove era scritto: “Ebbene si, qualcuno aveva il desiderio di vederci finire qui dentro. Noi, con la nostra tenacia e l’aiuto delle stelle, siamo tornati nei nostri amati luoghi, adesso contiamo su di voi. Grazie”.
Un gesto scaramantico e di protesta insieme, in linea con il “personaggio”. «E un porta fortuna – ha spiegato l’artefice – ed è un messaggio per chi non ha nemmeno provato ad aiutarci. Se oggi sono tornato nella mia amata Montemonaco, il merito è della mia famiglia, degli amici e dei clienti che ci hanno sempre sostenuto». Nel 2018 il negozio è stato oggetto di un’ordinanza di sgombro per inagibilità. Troppo tardi per fare la domanda di delocalizzazione, Tuccini ha acquistato un autonegozio che ha pagato 50.000 euro per continuare a lavorare nel suo paese. Non ha però potuto farlo perché gli è stata negata l’autorizzazione necessaria a tutti i livelli istituzionali. Nel frattempo “La bottega della cuccagna” era già presente in Amandola e Fermo ed il titolare ha pensato bene di tentare anche la via della costa e si è ben inserito a Cupra Marittima e Civitanova Marche. Ma Montemonaco ce l’aveva nel cuore. Si è rimboccato le maniche e dato una sgrullata alle tasche ed è tornato laddove tutto era iniziato. Angelò è nato a Isola San Biagio dove nel 1950 il padre ha iniziato a commercializzare formaggio locale. Quando ha preso le redini dell’attività di famiglia ha allargato il giro con tartufo, funghi e salumi tipici dei Sibillini che ora porta in giro per fiere e mercati di tutta Europa, promuovendo nel contempo anche le peculiarità del territorio. Tuccini non disdegna nemmeno il capoluogo piceno ed è infatti presente nelle principali manifestazioni enogastronomiche ed al Mercatino Antiquario.
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