Andrea Antonini (Foto Vagnoni)
di Franco De Marco
Dal “probabilmente no”, annunciato in conferenza stampa, al “no” secco e definitivo ad una sua candidatura a consigliere comunale. Andrea Antonini, leader indiscusso della Lega ad Ascoli e nel Piceno, di sicuro l’esponente del Carroccio più radicato nel territorio (non solo piceno), ex consigliere e assessore comunale, chiarisce la sua posizione. Già aveva escluso, e oggi conferma, la sua indisponibilità a ricoprire eventuali ruoli assessorili nella nuova giunta comunale nel caso di vittoria del sindaco Marci Fioravanti.
«Sono lieto di annunciare la mia non candidatura al Consiglio comunale di Ascoli – afferma Antonini in un post pasquale sul suo profilo Fb – Lo faccio nel mentre molti al contrario annunciano la propria. Il motivo principale è che dopo aver ricoperto diversi ruoli nell’Amministrazione comunale (consigliere comunale di maggioranza e opposizione, presidente del Consiglio, assessore e vicesindaco) il naturale e ragionevole sarebbe stato solo quello di provare a diventare sindaco della mia città. La possibilità di provarci a diventarlo mi è stata negata (ne ho preso sportivamente atto)».
Parole chiare, nette, di ammirevole coerenza. Come raramente accade nel mondo della politica. Parole che comunque lasciano trasparire la delusione per la mancata nomination a candidato sindaco del centrodestra – era il favorito ma il tavolo romano ha fatto cadere la pallina su Fioravanti di Fratelli d’Italia – e fanno una volta di più presagire che Antonini sarà, nel prossimo anno, il consigliere regionale della Lega. «Nel frattempo nella Lega – continua Antonini – che rappresento a livello provinciale, si è formato, anche ad Ascoli, un bellissimo gruppo che, al netto di pochissime persone, ha bisogno di farsi esperienza nella gestione della pubblica amministrazione. Lascio spazio a loro. Si parla tanto di rinnovamento. E’ giusto, mi sposto di lato. Come molti sanno ho rinunciato, in caso di vittoria del centrodestra, a qualsiasi ruolo in giunta. Anche qui. Spazio ad altri. Ho fatto l’assessore al Comune per 10 anni. Sono così indispensabile per farlo ancora? No. Utile ma non indispensabile. Continuerò a fare politica nella Lega avendo un ruolo di grande responsabilità: far crescere e radicare il partito nella provincia picena. Se ci saranno nel futuro altri orizzonti amministrativi che non riguardino il Comune di Ascoli, dove il partito mi chiamerà a rappresentarlo, valuterò serenamente con i tanti amici il da farsi».
«Non è una decisione facile questa – conclude Antonini – moltissime persone mi hanno scritto e fermato per strada dispiaciute per i miei due passi indietro (il primo non voluto, il secondo voluto). Ma darò tutto il sostegno alla lista della Lega affinchè si affermi come primo partito della coalizione che appoggia Fioravanti portando così in giunta e in Consiglio una ventata di freschezza, capacità e buon senso». Nella dichiarazione di Antonini c’è anche, forse, un messaggio al popolo leghista che lo voleva candidato sindaco e che non ha fatto salti di gioia per Fioravanti: fate i bravi e rispettate gli accordi. Che ci siano, all’interno della Lega, degli scontenti, è un fatto (fisiologico). Solo il responso delle urne però potrà quantificarne la portata. Fioravanti comunque dovrebbe dormire sonni tranquilli.
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