Bullismo, bimbi sul palco per dire
“E adesso basta!!”

SAN BENEDETTO - Il 22 maggio, al teatro Concordia, due classi della scuola "Moretti" portano in scena una rappresentazione atta a sensibilizzare sul tema. Regia di Maria Egle Spotorno. Citazioni da Dumbo, Cenerentola e Cappuccetto Rosso
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Un doppio spettacolo teatrale per dire stop al bullismo. Mercoledì prossimo, 22 maggio, al teatro Concordia due classi della scuola “Moretti” portano in scena una rappresentazione intitolata “E adesso basta!!”: regia di Maria Egle Spotorno con realizzazione dell’Istituto scolastico comprensivo Nord, in collaborazione con l’associazione “C’era una volta” della presidente Clelia Cristina Spotorno. Alle 18 si esibiranno gli alunni della 4ª C, mentre alle 21 sarà la volta di quelli della 5ª C. Complessivamente, saranno coinvolti oltre 40 studenti. L’ingresso è libero. Per info, tel. 348.0586552.

Le presentazione dello spettacolo

Si tratta della seconda fase di un progetto che, nei mesi scorsi, ha visto coinvolti anche le scuole “Sacconi” e “Manzoni”. Il lavoro teatrale si è sviluppando prendendo anche a prestito dei passaggi di alcune fiabe che ben si legano alla tematica del bullismo. Fiabe come Dumbo, Cenerentola o Cappuccetto Rosso.
L’evento è sostenuto dalla Regione Marche ed il consigliere Fabio Urbinati ha sottolineato come giusto l’anno scorso l’ente dorico abbia approvato una legge (la 32 del 2018) che cerca di  evitare anche casi di bullismo: «Non è compito nostro reprimere certi fenomeni -dice Urbinati -. Certo, la repressione è importante, ma una volta che un episodio di bullismo è avvenuto, è già una sconfitta per tutti. Dunque occorre prevenire e lì la Regione interviene promuovendo iniziative di sensibilizzazione e di cultura, com’è quella di cui stiamo parlando». Da questo punto di vista, l’insegnante Paola Bartolozzi ha sottolineato come “E adesso basta!!” punti a dare valore alle diversità: studiare le parti e fare le prove dello spettacolo ha creato una grossa unità tra le classi dove, in precedenza, non tutti gli alunni comunicavamo molto tra loro.
La scenografia dello show sarà essenziale e punterà soprattutto sulle luci. Saranno i bambini stessi a creare delle scenografie, con delle situazioni mimico-teatrali per analizzare azioni e reazioni a un insulto bullistico. «I bambini a volte possono essere cattivi senza sapere di esserlo. Questo lavoro ha come obiettivo una maggiore consapevolezza -affermano le organizzatrici -. Debbono sapere che le parole possono ferire. Ma tutto questo, nello spettacolo viene realizzato con una grande leggerezza. Per gli studenti è un gioco, nel quale però apprendono qualcosa di molto importante».


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