Indagare e riscoprire l’antico istituto delle Comunanze e ripensare a come e se possa ancora oggi essere uno strumento per il ripopolamento dell’entroterra. E’ il tema del convegno organizzato dalle Brigate di Solidarietà Attiva e da alcune delle comunanze agrarie del Piceno (Abetito, Corbara, Foce, Forca, Pescara del Tronto, Pretare e Spelonga) per sabato 15 giugno alle 9 presso Palazzo dei Capitani, nella piazza del Popolo di Ascoli.
Un’iniziativa a cui prenderanno parte, tra gli altri, Paolo Grossi, presidente emerito della Corte Costituzionale (in carica fino al marzo 2018) e il professor Pietro Nervi , presidente del centro studi e documentazione sui demani e le proprietà collettive dell’Università di Trento.
Per secoli le Comunanze hanno rappresentato un argine contro la povertà e la fame che ha permesso di fronteggiare le difficoltà connesse alla vita nelle zone impervie e di garantire un utilizzo razionale di pascoli, legname ed altre risorse. Le Comunanze, infatti, prima di essere delle “cose”, dei beni e/o dei servizi, parlano di un principio generale di organizzazione della società fondato su relazioni solidali orientate alla reciprocità e alla mutualità.
Processi di organizzazione dal basso e di un differente rapporto tra uomo, territorio e risorse ambientali potrebbero, ancora oggi, essere la chiave per far rinascere un territorio molto provato dagli ultimi eventi sismici oltre che da uno sviluppo economico che ha contribuito all’isolamento della montagna e dei suoi abitanti. Durante “Comunanze agrarie: oltre i luoghi comuni” verranno riportate esperienze del territorio che vanno in questa direzione oltre che contributi autorevoli in merito ai domini collettivi.
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