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Nuova giunta, le donne
sono il problema: 3 o 4?
Slitta il Consiglio,
con 6 uomini c’è la “quadra”

ASCOLI - Il sindaco Marco Fioravanti alle prese con la composizione dell'esecutivo. Avanti con le consultazioni. Ai "Teatri del Sacro" c'è Donatella Ferretti: investitura preventiva. Sopralluogo al ponte di Brecciarolo
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di Franco De Marco

Quattro donne sono meglio di tre donne. Lo avrebbe detto anche Massimo Catalano celebre citazionista di “Quelli della notte”. Le donne, metaforicamente parlando, non fanno dormire il nuovo sindaco Marco Fioravanti che ancora non ha sciolto i nodi della composizione della nuova Giunta. Anche la convocazione del Consiglio comunale slitta. Si pensava che il via libera potesse essere dato oggi, dopo la riflessione domenicale, invece no. Forse domani.

Donatella Ferretti assessore in pectore alla cultura

Perché le donne sono un problema? Perché con quattro donne in Giunta, per stare sicuri nell’applicazione della quota rosa prevista dalla normativa, c’è qualche uomo che mugugna e potrebbe anche mettersi di traverso per di più se si tratta di uno che ha conquistato tante preferenze. E allora, siccome l’interpretazione della norma sulla quota rosa, secondo una corrente di pensiero, potrebbe anche essere rispettata dalla presenza di tre donne, ecco che con un uomo assessore in più, ovvero sei invece di cinque, con l’ulteriore poltrona di presidente del Consiglio a disposizione, i primi classificati nelle varie liste potrebbero trovare soddisfazione. La partita è comunque ancora tutta da giocare. Il sindaco continua a ripetere che la composizione della Giunta è tutta da fare, che deve valutare una serie di elementi e che, addirittura, ancora non ha sentito tutte le parti. Sarà certamente vero però che il pentolone bolle.

Riproviamo a fare il punto della situazione. La presenza di quattro donne in giunta, e per di più tutte di spessore, sarebbe un bel segnale all’esterno. Il sindaco lo sa e se possibile – deduciamo noi – favorirebbe tale situazione. Ma c’è il rischio, come detto, che tra gli uomini qualcuno, carico di aspettative, finisca per essere sacrificato. In questo caso l’indimenticabile Massimo Catalano di “Quelli della notte” direbbe: molto meglio che non ci siano turbolenze nella maggioranza piuttosto che qualche turbolenza. Marco Fioravanti ha ancora qualche giorno per riflettere soprattutto per rapportare le deleghe alle competenze. Perché le competenze, naturalmente, dovrebbero sempre venire prima di altre considerazioni.

L’abbraccio con tra Marco Fioravanti e Guido Castelli (Foto Edo)

Tra le donne ce n’è una, Donatella Ferretti (Scelta responsabile), vice sindaco uscente con delega al sociale, iscritta a Forza Italia, insegnante di filosofia, che almeno apparentemente è la più sicura. E’ destinata ad assumere la delega della cultura materia nella quale sa da sempre muoversi molto bene. Non per nulla domani martedì, alla conferenza stampa di presentazione del Festival “I Teatri del Sacro”, ore 12 Sala De Carolis e Ferri, è stata annunciata anche la sua presenza come consigliere comunale. In realtà questa presenza ha tutta l’aria di essere una sorta di investitura preventiva rispetto al ruolo di assessore alla cultura.

Le altre donne in pole sono Monica Acciarri (Insieme per Ascoli), Maria Luisa Volponi (Cittadini in Comune) e Francesca Pantaloni (Fratelli d’Italia). Se ci fosse un posto in più per la Lega (3 assessori e non due, ma è molto improbabile), allora la ceramista Monia Vallesi scavalcherebbe una delle quattro sopra citate.

La squadra degli uomini è presto fatta. Per la Lega non si prescinde dal commercialista Dario Corradetti (certo l’assessorato al bilancio e probabile delega di vice sindaco) e da Nico Stallone (lo sport gli potrebbe stare stretto), i più preferenziati. Gli altri in pole per un assessorato sono Gianni Silvestri (Forza Ascoli, FI), Marco Cardinelli (Fratelli d’Italia), Massimiliano Brugni (Noi di Ascoli) e Massimiliano Di Micco (Per Ascoli). Per l’avvocato Alessandro Bono (primo degli eletti di Scelta responsabile, anche lui FI) ci sarebbe la presidenza del Consiglio. Questo schema maschile appare realistico solo se le donne in giunta saranno tre con sacrificio di Francesca Pantaloni anche lei di Fratelli d’Italia. Assai improbabile, infatti, che il partito di Giorgia Meloni possa ottenere complessivamente due assessori oltre al sindaco.

Il primo cittadino deve far quadrare il cerchio. Intanto Marco Fioravanti è tutto preso nel rimettere in moto a pieno regime la macchina comunale e sta lavorando giorno e notte sulla programmazione degli interventi a breve. Riunioni su riunioni con i dirigenti. Oggi ha trovato il tempo anche per un sopralluogo – l’attenzione ai problemi delle frazioni è uno dei suoi impegni prioritari – al ponte di Brecciarolo che ogni volta che piove rischia di andare fuori uso. Saranno disposti immediati lavori di ripulitura e sistemazione.


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