di Andrea Pietrzela
Le arti visive come terapia del sorriso per ritrovare ciò che il terremoto ha portato via. È questa la ragione d’essere di “Teatri in movimento”, una manifestazione organizzata dalle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) di Ascoli che porteranno spettacoli di recitazione, musica e danza nei comuni di Roccafluvione, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto e Venarotta. Le performance artistiche itineranti, organizzate anche dalle Acli Marche, La Casa di Asterione e Music Academy Ascoli e promossi dalla Regione Marche, si svolgeranno nella settimana che va da lunedì 8 a domenica 14 luglio.
LE PAROLE – «Vogliamo dare una risposta positiva al nostro territorio – spiega il presidente provinciale A.C.L.I Giampiero Giorgi – l’intenzione iniziale era quella di coprire l’intera area colpita dal terremoto, ma in base alle disponibilità e alle possibilità lo abbiamo ristretto nella fascia specifica del territorio piceno. La formula degli spettacoli comprende i nostri artisti che fanno teatro, musica e danza in una sinergia culturale che richiama la popolazione a diventare una parte attiva nello show: bisogna essere attivi non solo per ricostruire i teatri e le aree artistiche, ma per ricucire i tessuti sociali colpiti dal sisma, che è la cosa più importante e lo scopo ultimo dell’intera manifestazione. Sarà una sorta di “Risorgimarche” perimetrato, i teatri sono in movimento perché camminano attraverso i quattro Comuni coinvolti, cioè Arquata, Acquasanta, Venarotta e Roccafluvione, che ringrazio per la disponibilità».
«Il teatro non può ricostruire gli spazi, ma agli spazi può soltanto donare una vita per ricucire le reti sociali di quei luoghi – continua Roberto Paoletti de “La Casa di Asterione” – La mediazione artistica, attraverso il teatro, la musica e la danza, fornisce questa straordinaria possibilità. Abbiamo scelto di aprire l’evento con un cameo che prende spunto dal romanzo “Le città indivisibili” di Calvino, perché gli spazi colpiti dal sisma rischiano di diventare davvero invisibili come quelle descritte dallo scrittore. Il progetto culminerà nella settimana che va dall’8 al 14 luglio in cui si vedranno soltanto i momenti finali performativi di un grande lavoro che va avanti da marzo, con dei laboratori che hanno visto coinvolti direttamente i cittadini».
Testimone d’eccezione dell’impatto sociale degli spettacoli è stata l’Assessore Donatella Ferretti, che ieri sera ha potuto assistere ad un’anteprima: «Ho avuto la fortuna di partecipare ad un’esperienza vera e propria nella quale non si è spettatori ma si è attori in tutto ciò che accade. Il pubblico era parte integrante dello spettacolo. Sono sicura che queste saranno esperienze catartiche importanti per i luoghi terremotati, che aiuteranno a smuovere le coscienze e promuovere il senso di comunità che è la cosa più importante di tutte. Da cittadina e da amministratore sono molto orgogliosa di ciò che questa città riesce a dare attraverso l’impegno sociale, culturale e civile: è importante che si continui a ragionare come territorio e non come singolo comune, perché la forza culturale è la più potente di tutte e può davvero aiutare a ripartire».
L’EVENTO – I laboratori e le performance artistiche saranno tutti eventi a cielo aperto e prenderanno il via la sera di lunedì 8 luglio a Roccafluvione presso il Ponte Nativo per poi continuare mercoledì 10 ad Acquasanta, più precisamente a Ponte D’Arli. Venerdì 12 sarà poi la volta di Arquata che ospiterà lo spettacolo di fronte al centro polifunzionale di Pretare, mentre Venarotta chiuderà la manifestazione domenica 14 di fronte al vecchio asilo delle suore. Ad Acquasanta ed Arquata saranno coinvolti anche venti ragazzi provenienti da una scuola artistica di Milano. Momenti molto significativi saranno il cameo ispirato al romanzo calviniano che aprirà la campagna ed una sorpresa finale che non è stata ancora svelata.
Per saperne di più, l’appuntamento è lunedì intorno alle ore 21,00 sul Ponte Nativo di Roccafluvione, prima tappa della serie di spettacoli. Come ribadito più volte dagli organizzatori, gli spettatori ed i cittadini saranno parte integrante dello spettacolo: il messaggio sociale è che l’intero territorio deve essere coinvolto e spronato affinché si possa ripartire tutti insieme per ricostruire dalle macerie, fisiche e morali, che ancora oggi devastano i Comuni colpiti dal sisma.
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