di Maria Nerina Galiè
La notizia della confisca dei beni ad un pregiudicato di Grottammare coinvolto nell’operazione “Tesino”, portata avanti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno insieme con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ascoli Piceno dal 2015 (link articolo), è arrivata al sindaco Enrico Piergallini durante la presentazione alla stampa della ventunesima edizione del Palio del Pattino.
Enrico Piergallini, sindaco di Grottammare
Nessun giudizio di merito, da parte del primo cittadino. Bensì la certezza che ora il Comune può entrare il possesso di uno dei 4 immobili sequestrati. E cioè un villino di tre piani con piscina, inserito nel residence Tesino Village in via Sacconi. Questo in ragione di una procedura prevista dalla legge istitutiva della “Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” (2010). Lo Stato, a seguito della sentenza definitiva di confisca, entra in possesso dell’immobile che poi l’ente locale può rilevare gratuitamente e riconvertirlo per scopi socialmente utili. La riconversione è a cura e spese del Comune. «E’ da tempo che tenevamo d’occhio quel villino – ha affermato il sindaco – e già abbiamo in mente a cosa adibirlo. L’idea è quella di destinarlo all’associazione “Dopo di noi” allo scopo di realizzarne degli appartamenti dove i ragazzi portatori di handicap, che rimarranno senza l’assistenza familiare ad esempio per la morte dei genitori, potranno vivere con tutti i comfort che la loro condizione richiede. E’ un progetto molto importante. E anche la location ideale, poiché posta vicino alla sede grottammarese dell’Anffas».
Non è la prima volta che il Comune della bella località costiera acquisisce in questo modo un bene tolto alla criminalità organizzata. Circa 4 anni fa ha fatto la stessa cosa con una villa in via San Francesco. «In quella occasione – ha ricordato Piergallini – siamo stati supportati per il disbrigo delle pratiche dall’associazione “Libera”. Volevamo farne un centro sociale per i giovani, ma nessuno ha raccolto la sfida. Adesso stiamo portando avanti un progetto con l’Erap, per farne alloggi di edilizia residenziale pubblica».
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