L’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto (Foto Cicchini)
Il Movimento sambenedettese “Orgoglio Civico” non va in vacanza e, anche a Ferragosto, continua a battersi in difesa dell’ospedale “Madonna del Soccorso”. «L’ospedale non è morto perché ancora esistono validi professionisti che giornalmente continuano a fornire il massimo delle loro capacità. Nonostante la partitocrazia screditi i migliori professionisti, a favore della tessera – scrive “Orgoglio Civico” in una nota – c’e chi ancora resiste, perché chi come noi, insiste, che si può migliorare e potenziare attraverso gesti quotidiani, sino ad arrivare a sovvertire le linee politiche in cabina elettorale».
L’ospedale “Mazzoni” di Ascoli (Foto Vagnoni)
«Non saremo portavoce dell’alibi “che l’ospedale è morto” proprio per non spingere direttamente o indirettamente una operazione immobiliare sanitaria, per la quale questa giunta regionale sta preparando la campagna elettorale regionale del secolo. A partire dell’anestesia e rianimazione del “Madonna del Soccorso”, un fiore all’occhiello – insiste – sosterremo le capacità professionali degli operatori del nostro ospedale di ogni reparto e servizio. Le capacità professionali ci sono ma manca il sostegno politico per approvvigionarsi di tecnologie ed organici sufficienti».
«L’ospedale unico, o meglio il fatidico unico ospedale, riuscirà solo a scontentare i cittadini della costa e dell’interno montano. Null’altro di levatura progettuale. Il nostro progetto “Salviamo il Madonna del Soccorso” – conclude Orgoglio Civico – è mantenere i due plessi (San Benedetto e Ascoli, ndr) e potenziare l’esistente, anche attraverso nuove specialistiche che prioritariamente garantiscano la presenza di manovre salvavita senza effettuare 100 chilometri: vediamo chi aderisce».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati