Capriotti e Luciani Castiglia
passano a “Italia Viva” di Renzi

«Non rinnoverò la tessera del Pd. Nessuna polemica e nessuna critica, semplicemente la continuazione di un percorso con chi meglio rappresenta le mie idee. Credo che tutto ciò farà bene soprattutto al centro sinistra, sia in termini numerici che politici, di cui già si vedono i benefici». E’ la presa di posizione del consigliere comunale sambenedettese Tonino Capriotti che passa a Italia Viva di Matteo Renzi. Lo fa poche ore dopo l’annuncio del consigliere regionale Fabio Urbinati (leggi l’articolo).

Tonino Capriotti (Foto Andrea Vagnoni)

«Per quanto riguarda il gruppo consigliare -aggiunge Capriotti- incontrerò Di Francesco ed anche Italia Viva che si costituirà in città. Decideremo insieme e senza polemiche. Fino ad oggi abbiamo sempre collaborato in modo costruttivo, leale ed unitario. È chiaro che saranno consequenziali i cambiamenti dovuti alle differenziazioni politiche». Ad Ascoli va con Renzi l’ex candidato sindaco e consigliere comunale del Pd, Giancarlo Luciani Castiglia. Un addio che era nell’aria e che è stato ufficializzato con un lungo post social. «Devo essere sincero – afferma Luciani Castiglia-
Prima delle sciagurate esternazioni populiste del Segretario del PD Zingaretti, avevo già deciso. Prima che annunciasse piuttosto balordamente la sconfitta del debito (quello pubblico, non esiste altro debito). Prima che annunciasse la volontà di attuare un progetto strutturale di alleanza politica con i 5 stelle (coi 5 stelle) per la prossima legislatura e chissà per quante altre ancora. Prima che riproponesse il nulla cosmico (che proprio vuoto non è, ma gli assomiglia molto) come Presidente del Consiglio. Avevo già deciso da tempo. Certamente anche prima della leopolda10 cui non ho potuto partecipare. Troppa la distanza dalla nuova identità del PD (sarebbe facile dire “quale”) voluta da Zingaretti, fatta di messaggi ambigui e starati, secondo il mio modesto punto di vista, rispetto alle esigenze ed i drammi dei tempi che stiamo vivendo. Sulla svolta strategica a favore dei 5 stelle il Segretario dovrebbe rimettere il mandato ed aprire un nuovo congresso. Non lo farà. Troppa la distanza anche dalle linee politiche frettolosamente esposte anche da un circolo locale che ben esprime questa svolta neo-populista (in nome di un partito non leaderistico ed inclusivo, infatti, anche troppo forse, visto che da inclusivo diventerà facilmente incluso) che io combatterò a livello nazionale ed a livello locale. Sento il bisogno di riprendermi spazi di libertà politica aderendo al progetto politico di Italia Viva, essendomi iscritto da oggi alla nuova realtà politica.

Giancarlo Luciani Castiglia

Una sfida difficile, ancora una volta, non la prima che affronto (non solo a livello politico) nella mia vita. Una sfida di quelle che oggi, una volta ancora, chi è abituato a spartirsi i dividendi dei risultati, invece di combattere per ottenerli, dice non valga la pena di fare.
Voglio ripartire da Italia Viva, non da Renzi, perché ci vedo dentro quel coraggio e quell’entusiasmo che sentivo per varie ragioni perso per strada. Inizia una nuova sfida. Dura, avvincente, faticosa. Una sfida vera. Non mi manca la voglia di combattere e di dare anima e pensiero a queste pacifiche, ma impegnative battaglie.
Battaglie per il bene comune. Con tutti quelli che vorranno camminare insieme, per provare a cambiare le cose». L’ex dem ringrazia i suoi vecchi compagni di partito. «Ringrazio -afferma- tutte coloro e tutti coloro che all’interno del Partito Democratico mi hanno sempre assicurato lealtà, rispetto ed onestà intellettuale. Con costoro manterrò un legame profondo e spero costruttivo e collaborativo favorire un comune percorso politico che potrebbe essere positivo per il bene comune del futuro della nostra magnifica città. Ringrazio anche chi, anche al di fuori del Partito Democratico,  mi ha sempre donato, anche in momenti particolarmente difficli, stima e capacità di confronto sincero. Sono stati inaspettatamente molti. Mi unisco volentieri ai nuovi compagni di viaggio, molti dei quali già conosciuti. Sono convinto che anche a livello locale saremo molti. Buon viaggio a tutti».

rp

Fabio Urbinati lascia il Pd e se ne va con Renzi