Escursionisti dispersi, raggiunti
e salvati: il problema
della mancata copertura di “rete”

MONTEMONACO - Tornavano da un trekking e hanno perso l'orientamento nella zona di Palazzo Borghese. Si sono movimentati Carabinieri, Forestali, Soccorso Alpino di Ascoli e Montefortino. Monitorati col sistema "sms locatori" sono tornati a  casa in buone condizioni. La mancanza di "campo": un problema ancora da risolvere nonostante abbia causato anche delle morti
...

di Andrea Ferretti

Rientravano da un trekking quando hanno perso l’orientamento. E’ così che il 43enne B.L. e il 40enne B.A. oggi pomeriggio non sapevano più da che parte andare. E’ accaduto nella zona di Palazzo Borghese. L’allerta è stata lanciata dai Carabinieri di Montemonaco che si sono messi subito in movimento, insieme ai Forestali, avvisando il Soccorso Alpino di Montefortino e i colleghi della Compagnia di Ascoli i quali hanno a loro volta contattato il Soccorso Alpino di Ascoli che ha inviato nella zona un squadra. Insomma, un piccolo esercito per ritrovare due persone che forse non erano attrezzate o preparate al top.

Siccome nella zona la copertura telefonica è scarsa, il Soccorso Alpino ha attivato il sistema “sms locator” che consente di avere la posizione delle persone attraverso l’invio di un sms al loro telefono cellulare. Alla fine i due sono stati localizzati e, dopo poco più di un’ora, i Carabinieri Forestali li hanno raggiunti e accompagnati alla loro auto con la quale sono tornati a casa sani e salvi dopo aver movimentato più o meno una ventina di persone.

Tutto è bene ciò che finisce bene, ma resta il problema di zone di montagna – come questa – dove una persona in difficoltà non ha la possibilità di usare il telefono cellulare. E’ accaduto spesso sia sui Sibillini che sul Monte Piselli. Nell’aprile 2015 un escursionista svizzero di 52 anni (giunto sul posto con un amico di 71 anni, entrambi provenienti da un albergo di San Benedetto), venne colpito d infarto e morì nella zona delle Tre Caciare molto probabilmente a causa del ritardo dei soccorsi, ovvero della mancanza di… campo. In compenso, la “rete” aveva funzionato a meraviglia qualche anno prima in occasione di un passaggio del Giro d’Italia. Ma dopo un paio di settimane tornò tutto come prima.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X