Anastasia Fioravanti
Scrive Chopin: «Bach è un astronomo che ha scoperto le stelle più belle. Beethoven si misura con l’universo. Io cerco solo di esprimere il cuore e l’anima dell’uomo». Proprio Bach, Beethoven e Chopin sono stati i tre, celeberrimi, autori al centro del concerto di Anastasia Fioravanti talentuosa pianista nata ad Ascoli nel 2001. L’occasione è stata la “Rassegna Concerti Oro-Giovani Solisti” dell’Accademia Malibran di Altidona. Anastasia risulta infatti vincitrice, al termine di un’attenta selezione di una commissione ad hoc, di una delle tre borse di studio promosse dall’Accademia per sostenere giovani di talento.
“MUSICA & FILOSOFIA” – A introdurre Anastasia è stato Giorgio Tabani, docente di storia e filosofia al liceo classico “Stabili-Trebbiani” di Ascoli. In pochi minuti i presenti hanno assistito al dipanarsi dell’evoluzione del rapporto tra filosofia e musica. «La filosofia si accosta alla musica essenzialmente in due modi. C’è un pensiero sulla musica – per definirne natura e significato (l’estetica musicale) – e un pensiero che si sviluppa dalla musica, cioè ne fa un mezzo per comprendere la realtà (filosofia della musica)». Da Pitagora a Schopenhauer, da Platone ad Hegel la sintesi migliore è quella che fa Beethoven: «Evviva, filosofia e musica!».
LA PIANISTA – «La serata di sabato è stata davvero stupenda, ho percepito un grande calore dal pubblico, in risposta alla mia esibizione. Per me suonare significa emozionarsi, ogni volta, perché vuol dire entrare in contatto con l’opera di compositori straordinari. Ogni brano richiede una notevole dose di ricerca e studio rispettoso della partitura. Suonando sento che attraverso il movimento delle mie dita riesco a rendere tutto questo lavoro, esprimendo al contempo me stessa. La musica è realmente tutta la mia vita, sono cresciuta in una famiglia di musicisti e la respiro da sempre. Ora, però, mi sento più consapevole e la pratica musicale mi regala gioia, appagamento e mi offre un continuo conforto. I miei progetti per il futuro, dopo la maturità, sono tanti. La stella polare resterà sempre l’arricchimento del mio repertorio e della mia conoscenza».
(foto di Samuele Ripani)
LA CARRIERA – All’età di 3 anni inizia gli studi di pianoforte con la madre, Mara Mattioli, insegnante di pianoforte e canto. A soli 14 anni si diploma con il massimo dei voti, lode e menzione speciale al Conservatorio Pergolesi di Fermo. Conosce il maestro Luigi Ferdinando Tagliavini che ne apprezza le doti: da allora viene regolarmente invitata a suonare presso San Colombano (Bologna) nel museo “Collezione Tagliavini” per concerti di rilevanza internazionale e ha inciso alcuni brani per documentare le sonorità dei clavicembali, spinette e pianoforti della collezione. Dopo il Conservatorio, ha continuato gli studi presso l’Accademia Pianistica di Recanati e ha partecipato a diverse masterclass di pianoforte tenute da maestri di fama internazionale. Attualmente frequenta il corso pluriennale dell’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. È iscritta al quinto anno del liceo linguistico di San Benedetto.
È risultata vincitrice di numerosi concorsi pianistici. L’ultimo importante successo è il primo premio assoluto al concorso internazionale di Barletta. È stata invitata a Bologna nel febbraio 2014 in occasione di un concerto in cui ha suonato insieme a Luigi Ferdinando Tagliavini e Liuwe Tamminga alla presenza dell’ambasciatore olandese e della direttrice Emilie Gordenker del museo Mauritshuis dell’Aia, in occasione dell’apertura della mostra di Vermer (“La ragazza con l’orecchino di perla”). A 12 anni ha suonato con la Human Rights Orchestra un brano inedito del Maestro Andrea Strappa “Il cibo della terra”; ha eseguito l’andante spianato e grande polacca brillante di Chopin con l’orchestra “Sinfonietta Gigli” di Recanati. Si è esibita alla presenza dell’allora ministra dell’Istruzione Stefania Giannini in occasione di una visita a Fermo. Nel luglio 2018 ha eseguito al pianoforte “Carmina Burana” di C. Orff, a Roma presso il Palazzo della Cancelleria.
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