La firma dei tre sindaci della costa (Piersimoni, Piergallini, Piunti) e del prefetto Rita Stentella
I Comuni della costa fanno squadra sulla sicurezza. E’ stato sottoscritto stamane dal prefetto di Ascoli e dai sindaci di San Benedetto (Pasqualino Piunti), Grottammare (Enrico Piergallini) e Cupra Marittima (Alessio Piersimoni) il protocollo d’intesa denominato “Controllo di vicinato”. Insieme al prefetto Rita Stentella, anche i comandanti provinciali dei carabinieri (colonnello Ciro Niglio) e Guardia di Finanza (colonnello Michele Iadarola), il questore Luigi De Angelis e il capo di gabinetto della Questura Guido Riconi.
L’iniziativa, fortemente auspicata dai Comuni rivieraschi e positivamente valutata dal Ministero dell’Interno, si inserisce nel contesto delle attività di prevenzione generale e di controllo del territorio che istituzionalmente sono svolte dalle forze di polizia. I cittadini, secondo il noto modello operativo della cosiddetta “sicurezza partecipata”, verranno coinvolti nelle attività di osservazione della propria zona di residenza allo scopo di prevenire la commissione di reati e valorizzare forme diffuse di controllo sociale, con modalità di reciproca attenzione e di vicinato solidale.
Il documento prevede l’istituzione di “Gruppi di vicinato”che dovranno limitarsi a riferire le informazioni di interesse per le forze di polizia, astenendosi dall’intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa. Da parte loro, i Comuni si impegnano a promuovere e pubblicizzare il progetto sensibilizzando i cittadini per favorire la creazione di una “rete” di vicinato ed individuare uno o più referenti del progetto. Le forze di polizia e le Polizie Municipali promuoveranno inoltre iniziative per la diffusione della legalità e incontri con i cittadini per fornire informazioni su come prevenire le forme di reato più diffuse.
Le azioni intraprese verranno monitorate attraverso il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e una “cabina di regia” coordinata dalla Prefettura. Al termine il prefetto ha auspicato che altri Comuni possano aderire all’iniziativa al fine di rendere omogeneo tale modulo operativo che si avvale della partecipazione attiva e responsabile dei cittadini.
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