L’ultimo sinistro con un mezzo pesante ribaltato
Oltre 50 incidenti, altrettanti feriti e ben tre vittime. E’ il bilancio del tratto “maledetto” della Strada Salaria in località “Taverna Piccinini” (km 171), nei pressi di Mozzano. Il caso è nuovamente sollevato dal consigliere comunale Emidio Premici (Noi di Ascoli) che è anche residente a Mozzano. «Proprio la velocità – ricorda Premici – insieme alla conformazione della strada, è il fattore che ha scatenato gran parte dei sinistri. Da entrambe le direzioni i mezzi giungono ad alta velocità e dopo una curva entrano in un punto impervio come il ponte sul fiume Fluvione. Una pericolosità che, visto il grande traffico veicolare, lede la sicurezza non solo di automobilisti e autotrasportatori, ma anche dei residenti di Taverna Piccinini. Il loro è un incubo che dura da decenni: ad ogni incidente, oltre alla paura subiscono l’invasione di auto, camion e detriti di ogni genere dentro il cortile delle proprie abitazioni, senza dimenticare il terrore al momento di immettersi nella carreggiata». In ballo c’è il progetto di realizzare una variante in grado di bypassare il tratto maledetto. Ma fino ad oggi tutto è rimasto nel campo delle ipotesi.
«Sopralluoghi – aggiunge Premici – incontri in Prefettura e manifestazioni anche eclatanti, ma nulla è cambiato. Soprattutto da parte dell’𝐀𝐧𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞, ente competente della strada, che è da anni silente e che in passato aveva promesso di risolvere la questione, individuando un 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐭𝐞 che congiunge la strada dall’uscita della galleria al bivio di Roccafluvione, bypassando la vecchia Salaria. Tale bretella resta la soluzione migliore, anche se costosa, visto che la vecchia strada consolare è frequentata ogni giorno anche da pedoni e appassionati podisti e cicloamatori. Come Consigliere comunale e come residente del paese prometto battaglia in ogni sede e con ogni forma per la risoluzione della vicenda. Ho chiesto – conclude – al Sindaco Fioravanti di impegnarsi con tutti i mezzi a disposizione per sollecitare Anas e Regione ad intervenire con un investimento concreto, utilizzando magari i fondi sulla viabilità per il post-sisma. Se così non sarà la cittadinanza è pronta a scendere in strada con azioni eclatanti, fino ad un blocco stradale. “Noi di Ascoli” sarà al suo fianco e sosterrà ogni tipo di protesta. I residenti e gli automobilisti hanno il diritto di vivere e transitare in sicurezza, ma i tempi delle lunghe attese e delle prese in giro sono finiti»
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