Aveva dichiarato chiusa la propria attività ma continuava ad operare all’interno dello studio di odontoiatra, situato in un condominio di San Benedetto. Pensando di non dare nell’occhio continuava ad esercitare la professione. Ma l’illecito non è sfuggito alla Guardia di Finanza, che ha effettuato diversi appostamenti mirati in loco notando movimenti anomali, perfino esagerati per quella che era la routine di quel tranquillo condominio.
Il blitz delle Fiamme Gialle
Alla fine hanno individuato due odontotecnici (non del luogo), i quali accedevano allo studio-laboratorio fin dalle prime ore del mattino e restavano lì fino a sera. In pratica gli stessi lavori dello studio odontoiatrico che risultava ufficialmente chiuso. Alla fine è scattato il blitz e i due odontotecnici sono stati colti in flagranza di reato e accusato quindi “abusivo esercizio di una professione”. Sono stati entrambi denunciati e ora rischiano una reclusione, prevista dal codice penale, da 6 mesi a 3 anni più una multa da 10.000 a 50.000 euro.
Nei guai anche l’odontoiatra che non esercitava più poiché pensionato. E’ stato infatti denunciato anche lui per lo stesso reato visto che ha agevolato i due odontotecnici “cedendogli” quei locali. Lo studio e tutte le attrezzature che si trovavano al suo interno sono state poste sotto sequestro. Compreso un laboratorio per la creazione di impianti e protesi dentarie. Per gli ignari clienti il problema (non di poco conto) sarà ora dove e come poter continuare le cure e, soprattutto, evitare di rimanere con qualche “provvisorio” in bocca.
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