Ascoli, Zanetti: «E’ stato brutto
quando Ninkovic mi ha chiesto il cambio,
non alleno gli Allievi»

SERIE B - Il tecnico sul caso creato dal serbo: «Diamo l’impressione di non essere uniti, quando in realtà stiamo facendo un bel percorso. Riguardo la gara, ritengo di non aver fatto cambi fuori logica. Siamo stati in partita e abbiamo avuto occasioni. La realtà è che il pari è arrivato nel finale da calcio d'angolo»
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Paolo Zanetti a fine gara nella sala stampa “Nino Castelli”

di Claudio Romanucci

Punti lasciati per strada nella finale difesa dell’1-0. Il Venezia, senza alcun demerito, raccoglie il pari in una partita davvero brutta e ringrazia l’arretramento dei bianconeri, un invito per chi tenta in tutti i modi di recuperare. Inutile si è rivelato l’inserimento, dopo il vantaggio, di Petrucci. Così come quello di Chajia. L’Ascoli, nel complesso, non convince appieno e, nei fatti, rallenta il percorso di crescita auspicato dopo Perugia. Il caso Ninkovic però (sceneggiata con Da Cruz in occasione del rigore) tiene banco più del risultato.

«Preferirei parlare di calcio perché su quanto accaduto in occasione del rigore ha parlato Tesoro – afferma Paolo Zanetti  Forse mi devo scusare con il pubblico e con quelli che ci hanno guardato per la figura di m… : diamo l’impressione di non essere uniti quando in realtà stiamo facendo un bel percorso. E’ più un dispiacere che la rabbia verso Ninkovic: la cosa brutta è che mi ha chiesto anche il cambio, questo mi da fastidio più del battibecco, è una cosa infantile. Significa forse pensare poco per la squadra e più per se stessi. Quando è in trance agonistica magari non riesce a ragionare. Il tiratore dal dischetto è Ardemagni – spuega Zanetti – poi abbiamo altri quattro rigoristi: Scamacca, Pucino, Da Cruz e Ninkovic. Si tratta di avere buon senso, di vincere, e non di chi tira il rigore. Perdo l’80% del mio tempo per far capire queste cose, è un concetto che qualcuno fatica a comprendere. E’ evidente che non alleno gli Allievi dell’Ascoli ma la Serie B. I giocatori hanno una responsabilità che devono mantenere in campo».

Poi la gara: «Credo che non ho fatto cambi fuori logica – spiega il tecnico – non volevo abbassare la squadra, Ardemagni era stanco, dovevo poi compattare il centrocampo. Il primo primo tempo è stato bruttarello ma con delle occasioni importanti, abbiamo avuto le nostre buone cose davanti ma il Venezia era rognoso e ben messo in campo. Siamo stati in partita, la realtà è che abbiamo preso un gol su calcio d’angolo».


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