Tesoro affronta a caldo il caso Ninkovic
di Claudio Romanucci
La sceneggiata di Ninkovic in occasione del rigore del momentaneo vantaggio bianconero avrà delle conseguenze per il giocatore. La società ha annunciato di prendere provvedimenti. A farlo è stato il direttore sportivo Antonio Tesoro: «Quello che è successo è stato abbastanza evidente – esordisce Antonio Tesoro – Ninkovic forse non riesce più a incidere come lo scorso anno e ciò lo porta ed essere nervoso e fuori giri. Come società, in alcuni casi l’abbiamo compreso, ma dopo l’accaduto di oggi prenderemo dei provvedimenti ma non per essere punitivi. Questo ragazzo, fino a quando non recupera serenità, può dare un contributo limitato. Se ha mancato di rispetto al pubblico chiediamo scusa al pubblico e credo debba farlo anche lui. Ci confronteremo anche con la proprietà. Da parte nostra – aggiunge il diesse – abbiamo sempre avuto una linea garantisca cercando di aggregare, vedremo se ci saranno i presupposti per continuare a fare così o se è necessaria una esclusione. Non è da escludere niente, bisogna approfondire questa vicenda. Il rigorista è Ardemagni. In quel momento lui non c’era. Gli altri sono Da Cruz, Ninkovic e Pucino. Serviva buon senso che evidentemente non c’è stato».
Ardemagni ferito alla testa dopo lo scontro di gioco nel primo tempo
Matteo Ardemagni è rammaricato per il pari: «Se c’ero… quel rigore lo tiravo io. Ho visto Ninko a fine gara, era dispiaciuto. Ha avuto una reazione sbagliata dettata dal momento. E’ un bravo ragazzo che durante la settimana si mette a disposizione, facciamo passare questo episodio che poi ci penserà la società. Abbiamo incontrato una squadra con caratteristiche importanti, loro si difendevano e ripartivano. Sono stati anche bravi, non è stato solo demerito nostro. L’amarezza è soprattutto per il pari finale».
Mario Piccinocchi ripensa all’occasionissima buttata all’aria nel primo tempo in contropiede: «Loro si difendevano bene e noi dovevamo metterci qualcosa in più. E’ stata una partita equilibrata. In occasione del contropiede nel primo tempo ho sbagliato io perchè forse c’è scarsa abitudine di trovarmi in quelle circostanze e sono stato forse un po’ troppo altruista nel servire Ardemagni».
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